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Certo, è paradossale. Gli adolescenti comunicano principalmente tramite internet: sui social fanno confidenze e dicono verità che con fatica pronuncerebbero di persona. Eppure, tutto può rivelarsi così ingannevole, così falso. E i traumi che ne derivano sono difficilissimi da superare, soprattutto in un’età così acerba.
Parliamo con loro, aiutiamoli a capire quali siano i rischi delle interazioni online. Ora più che mai, perché non sappiamo per quanto tempo ancora il Web sarà il canale principale della nostra socialità.
Per gli adulti di riferimento, in particolare per i genitori, la comunicazione con i ragazzi è il primo strumento per accorgersi che qualcosa non funzioni. Tuttavia potrebbe non essere sufficiente. I ragazzi potrebbero sentirsi troppo colpevoli per aprirsi o non rendersi conto di essere vittime di internet. A questo punto il saper riconoscere la situazione a rischio diventa di fondamentale importanza.
Alcuni segnali possibili possono essere:
- uso eccessivo del computer o del telefono, fino a tarda notte e in modo nascosto, minimizzando, o cambiando pagina rapidamente quando si viene scoperti;
- nervosismo e aggressività quando non si può usare il computer o il telefono;
- Auto-isolamento, perdita della comunicazione con gli amici e i familiari. La vita “reale” perde importanza.
Cosa fare in caso di problemi su internet?
- Rivolgersi il prima possibile alla Polizia Postale;
- tenere traccia di tutti i contatti intercorsi, salvando le conversazioni anche attraverso gli screenshot delle chat.
Buoni propositi per il 2021: non mi fiderò mai ciecamente di qualcuno conosciuto in Rete!
D.V.
VB ling.
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