Innanzitutto per Hegel l’assoluto è il pensiero, quindi non è: l’umanità come in Fichte, non è la dialettica tra natura e l’io come in Schelling, non è il cogliere intuitivamente le cose.
L’assoluto per Hegel è il pensiero ed è assolutamente razionale, dunque va conosciuto attraverso la filosofia.
Nella storia del suo pensiero filosofico, Hegel, non si ritrova con le definizioni date da altri filosofi, tra i quali: Kant, Fichte e Schelling.
In primo luogo Hegel critica Kant: in quanto ci sono delle polarità in questo filosofo che non sono state risolte secondo Hegel, come il rapporto tra soggetto e oggetto e tra fenomeno e noumeno. Secondo Hegel si tratta di due rapporti che rimangono incompleti, poiché le polarità ci sono e ci devono essere, ma il rapporto dialettico va superato.
Successivamente Hegel critica Fichte: quello di Fichte è un cattivo infinito, nel senso che nella sua dialettica (dialettica dei tre principi della dottrina della scienza) si arriva al terzo momento che non risolve il problema del perché c’è ancora l’aspetto non io anche nel terzo momento, in questo senso è il cattivo assoluto. Ma quella di Fichte, secondo Hegel, è anche una cattiva dialettica perché si ferma al terzo momento, mentre nella mente di Hegel, la dialettica è un processo che continua all’infinito. Tesi, antitesi e sintesi diventano la tesi di un successivo memento e così via, fino all’infinito.
In fine Hegel critica Schelling. La critica a Schelling si trova nella famosa prefazione alla Fenomenologia dello spirito, dalla quale nascerà non solo il contrasto, ma anche l'inimicizia tra i due. L’assoluto di Schelling è come la notte in cui tutte le vacche sono nere, dice Hegel. Ma cosa vuole dire? Che non si capisce bene che differenza c’è all’interno dell’assoluto tra soggetto e oggetto. Schelling infatti dice, all’inizio della sua filosofia, che l’assoluto è unità, identità e indifferenza di soggetto e oggetto. Dunque secondo lui ci devono essere due polarità che hanno un rapporto dialettico e poi alla fine questo rapporto dialettico va risolto. Ma il rapporto dialettico ci deve essere, diversamente non si riesce a capire che differenza c’è tra soggetto e oggetto.
Attraverso questo breve confronto abbiamo voluto far notare come la filosofia possa essere diversa e come i pensieri dei grandi filosofi spesso possano essere discordanti.
A.K
VB ling
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