Il film racconta le vicende di Oliver Twist (Barney Clark), un bambino orfano di entrambi i genitori che vive in un orfanotrofio nella cupa Inghilterra della prima rivoluzione industriale, dove viene sfruttato e trattato in malo modo. Successivamente Oliver viene affidato ai signori Sowerberry (Michael Heath e Gillian Hanna), impresari locali di pompe funebri, ma a causa delle continue vessazioni subita da parte dei coniugi e di Noah Claypole (Chris Overton), il garzone principale dell'impresario, Oliver scappa per andare a Londra. Qui incontra un giovane poco più grande della sua età, soprannominato Dodger "il Malandrino" (Harry Eden), che lo conduce in una soffitta dove vive con un gruppo di ladri, il cui capo è il vecchio e taccagno Fagin (Ben Kingsley).
Insomma , Polanski è riuscito a creare una versione cinematografica adulta del romanzo, senza precipitare nel sentimentalismo più melenso e rimanendo sempre fedele allo spirito dickensiano, anche perché, come ha fatto notare Mick LaSalle del San Francisco Chronicle, «Roman Polanski, che si ritrovò da solo a Parigi senza i genitori durante la Seconda Guerra Mondiale, chiaramente capisce lo smarrimento provato da Oliver». E questa profonda immedesimazione di Polanski in Oliver rende questo film ancora più profondo e degno di essere visto.
B. C.
III A Liceo Classico
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