Generazioni di lettori e lettrici è cresciuta leggendo le avventure di Anna Shirley narrate da Lucy Maud Montgomery, rimanendone inevitabilmente affascinata. A oggi possiamo dire Anna Shirley è sicuramente una delle eroine più importanti e famose della letteratura mondiale, che è riuscita a guadagnarsi un proprio posto nell’Olimpo delle “protagoniste immortali”, lo stesso in cui risiedono le sorelle March, Jane Eyre, Madame Bovary, Anna Karenina, Elizabeth Bennet o Cathy Earnshaw. E le serie tv creata da Moira Walley-Beckett non smorza il fascino del personaggio della Montgomery.
La serie acconta le avventure
dell’esuberante Anna Shirley Cuthbert (Amybeth McNulty). Rimasta orfana dei genitori in tenera età, dopo un’infanzia
turbolenta trascorsa tra rigidi orfanotrofi e famiglie affidatarie violente,
Anna viene mandata per errore a vivere con gli anziani fratelli Marilla
(Geraldine James) e Matthew Cuthbert (R. H. Thomson). Inizialmente
la ragazza viene impiegata nei lavori agricoli della fattoria Green Gables ad
Avonlea, sull’isola canadese di Prince Edward (dove è ambientata la vicenda),
finché non decidono di mandarla alla scuola del paese. Qui Anna affronta i
primi turbamenti adolescenziali, tra le difficoltà di inserimento nel gruppo
dei compagni e le insicurezze femminili tipiche di quell’età. Fondamentali gli
incontri con l’amica del cuore Diana Barry (Dalila Bela) e con l’affascinante
Gilbert Blythe (Lucas Jade Zumann).
Nel corso delle stagioni vengono approfonditi temi fortemente
attuali: l’intolleranza verso le minoranze, affrontata tramite la vicenda
dell’amico di Gilbert, Bash, la violenza sulle donne (di cui rimane vittima
l’amica Josie) e l’omosessualità (tramite i personaggi dell’amico di Anna Cole
e dell’anziana zia di Diana Josephine) e della terribile sorte dei bambini
indiani rinchiusi nelle scuole cattoliche per essere “educati” (fatto realmente
accaduto).
Nonostante
a volte le tematiche diventino a volte molto pesanti, però, la serie rimane
comunque Un prodotto fresco e godibile, di stampo classico e adatto alle
famiglie.
B. C.
III A Liceo Classico
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