I social media hanno dato avvio a molteplici tendenze, dalle più pericolose alle più vantaggiose. Negli ultimi mesi sono particolarmente di tendenza sulle piattaforme argomenti come la “gratitudine”. Ciò che nessuno ci spiega è che non è un’invenzione di un influencer qualsiasi, in cerca di visualizzazioni, ma un insieme di tecniche studiate da tempo. Un esempio è quella sviluppata da Martin Seligman negli anni ’90, detta “psicologia positiva”. Essa si concentra sullo studio delle emozioni positive e delle esperienze che favoriscono una vita soddisfacente. Seligman ha sviluppato il modello PERMA nella quale elenca, in breve, cinque componenti fondamentali del benessere psicologico: emozioni positive, impegno, relazioni positive, ricerca di uno scopo che vada oltre se stessi, realizzazione/progresso.
Ciò che affascina molto del cervello umano è che, nella maggior parte dei casi, si può realmente imparare a veicolare i propri pensieri. Questi sono dei “treni” dai quali possiamo scegliere di scendere a qualsiasi fermata.
Un’altra teoria molto sponsorizzata ultimamente è la mindfulness. Essa deriva dalla tradizione buddista. Questo termine si riferisce alla capacità di prestare attenzione al momento presente, accettando le nostre emozioni o pensieri senza tentare di modificarli. La mindfulness ci insegna a vivere con consapevolezza il momento, poiché passato e futuro non devono interferire nella pace dell’attimo che stiamo vivendo.
“Ahimsa” è una parola che viene utilizzata rispetto alla tradizione buddista, in correlazione alla mindfulness e riassume uno dei principi base: non violenza o assenza di danno. Significa non nuocere a se stessi o ad altri, agire mossi da gentilezza e compassione. Adattare questo stile di vita non significa dover essere conformi in ogni momento, al contrario, la parte più importante è l’accettazione delle proprie emozioni negative e dei propri pensieri , qualsiasi essi siano, senza alcun giudizio.
Concludendo, la psicologia positiva e la mindfulness sono due concetti profondamente diversi, ma hanno molte aree di sovrapposizione, e nei social vengono utilizzati insieme per promuovere il benessere poiché entrambe le pratiche evidenziano l'importanza del presente, la consapevolezza delle emozioni e il miglioramento in ogni area della propria esistenza sulla quale abbiamo potere decisionale. Sono entrambi strumenti validi per migliorare la qualità della vita. La psicologia positiva si concentra sul potenziamento delle risorse interne, sulla felicità e sul benessere, mentre la mindfulness aiuta a vivere il momento presente con maggiore consapevolezza e ad accettare le proprie emozioni senza giudizio. In un mondo di persone che pensano sia giusto non aspettarsi molto dalla vita e da se stessi, sarebbe bello essere chi, ogni giorno, lavora su se stesso credendo realmente al potere della propria mente e all’influenza di ciò che pensa.
G.S., 4C SCU.
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