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 IL GIOVANE HOLDEN




    Conosciuto anche come “The Catcher in the Rye”, questo libro è uno dei romanzi di formazione più conosciuti in tutto il mondo. 

    La trama, che è piuttosto semplice e lineare, segue Holden che, dopo essere stato espulso dalla sua scuola, vaga per New York, non potendo tornare a casa per paura della reazione dei suoi genitori. Ma chiariamo subito una cosa: Holden non è né sorpreso né particolarmente turbato dalla notizia dell’espulsione, egli stesso spiega al lettore che l’Istituto Pencey era l’ennesima scuola dalla quale veniva liquidato e sempre perché rifiutava di applicarsi. 


    Il ragazzo si mostra infatti sin da subito disinteressato alla sua istruzione e al suo futuro, vari personaggi nel libro cercheranno di fargli cambiare idea, ma ci vorrà molto tempo prima che Holden inizi ad ascoltare. Il primo tra questi personaggi è il professor Spencer, che invita il giovane a casa per fargli un discorso sul futuro e su quanto sia importante preoccuparsene. Tutto ciò che Holden ne trae però è l'odore delle gocce Vicks e il generale sentimento di disagio che gli dà il professore, “vecchio bacucco” a detta del ragazzo. 


    É proprio questo il modo in cui il diciassettenne narra gli eventi della storia, dando poca attenzione agli eventi stessi per concentrarsi sui dettagli, ad esempio il modo di parlare di una persona, soprattutto quei particolari che lo infastidiscono. Questo è chiaro già dall’incipit, dove Holden dice che non ha intenzione di raccontare particolari sul suo passato o sulla sua famiglia, semplicemente perché non gli va.

Questo, probabilmente, è dato dal fatto che in qualsiasi scuola andasse si ritrovava circondato da persone incapaci di guardare oltre il loro naso: l’adolescente passa tutto il libro a descrivere con fastidio la loro “cecità”, intesa come incapacità di immedesimarsi nell’altro.


    Questo ritmo viene spezzato durante il dialogo tra Holden e la sorellina Phoebe, che gli chiede se ci sia qualcosa che effettivamente piaccia al giovane. É da questo punto del libro in poi che riusciamo a conoscere un altro lato del protagonista: quello incerto, rimasto impaurito dalla cattiveria che incontra man mano che diventa adulto. L’unico desiderio che riesce ad esprimere, infatti, è quello di voler diventare una specie di salvatore, assicurandosi che i bambini, giocando su una scogliera, non cadano giù; questa caduta rappresenterebbe il passaggio all’età adulta e il dolore che ne consegue, proprio ciò che Holden attraversa durante la storia.


    Infatti, tutta la rabbia che il ragazzo ha nei confronti del mondo e di chi lo abita deriva dal fatto che si sta scontrando con quella parte di mondo nascosta ai bambini, dove ci sono ingiustizie, discriminazioni, corruzione e chi più ne ha più ne metta. 

Infatti, Holden non è altro che un ragazzo ancora poco maturo che, avendo conosciuto il mondo “dei grandi”, farebbe di tutto per salvare l'innocenza dei più giovani: nella scena finale il giovane Holden rifiuta di salire sul carosello con Phoebe per lasciare il posto agli altri bambini.


A.P. 3A scientifico


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