Il teatro greco antico, nonostante le poche opere giunte fino a noi, annovera tragedie e commedie che compongono parte del patrimonio culturale occidentale. Eschilo, Sofocle e Euripide sono i più importanti, nonché longevi, tragici greci ed io ho ben deciso di dedicare l'articolo di questo mese proprio a un'opera di uno di loro: Eschilo.
Nella Grecia antica gli spettacoli greci si svolgevano in una "struttura agonale", che prevedeva una gara e di conseguenza un premio. Questa competizione avveniva durante le feste sacre a Dioniso, era svolta tra tre autori e prevedeva che essi presentassero una tetralogia; tale tetralogia era divisa in un dramma satiresco e una trilogia tragica.
Purtroppo ad oggi queste ultime sono andate perdute, ad eccezione dell'Orestea, suddivisa in :
-Agamennone: tratta dell'uccisione di Agamennone per mano della moglie (Clitennestra). Egli però aveva già precedentemente ucciso la figlia Ifigenia per volontà divina, in modo da favorire la guerra di Troia.
-Coefore: narra l'omicidio di Clitennestra e del suo amante (Egisto) per mano del figlio, Oreste.
-Eumenidi: esprime il senso di colpa e il rimorso di Oreste in seguito alle azioni compiute nell'opera precedente.
Nella trilogia ci sono molti riferimenti all'"asimmetricità" tra uomo e donna in vigore nella Grecia antica; la ritroviamo nell'antefatto, quando Agamennone sacrifica la figlia ignorando la volontà della madre. Oppure nelle Coefore, dove risulta scandaloso per una donna aver avuto un amante (Egisto), mentre delle innumerevoli "scappatelle" del marito sembra non importare a nessuno. Tra le più famose ricordiamo quella di Cassandra di Troia, la quale fu il suo bottino di guerra.
Tra le divinità, chi difese Oreste e chi invece Clitennestra?
-Erinni: perseguitarono Oreste, non per difendere i diritti delle donne, quanto il diritto di sangue (lui uccise sua madre, con la quale condivideva il sangue, cosa che non valeva per lei nei confronti di Agamennone).
- Atena: lo aiutò. Istituì un tribunale apposito per la sua causa (dalla quale verrà poi assolto)
- Apollo: lo aiutò. Fu il suo avvocato, e per supportare la sua tesi non risparmiò opinioni maschiliste.
In conclusione mi ritrovo ad evidenziare l'importanza teatrale, letteraria e antropologica di quest'opera, soprattutto per quanto riguarda Clitennestra, primo grande personaggio femminile del teatro occidentale. Essa rappresenta la sofferenza di tutte le madri oppresse, che vede in marito anteporre la gloria militare alla figlia. E di tutte le donne costrette a vedere il loro marito dare piaceri solo ad altre donne, ma con l'audacia di essere amate e di amare, sfidando il costume dell'epoca e trovandosi un amante (Egisto), con cui condivise un crudele destino.
M. P. 2 A Com
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