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Fast fashion



Le modèle commercial de la “Fast fashion” encourage la surconsommation des vêtements et

génère une quantité constante de déchets tellement excessive qu'on n’est pas capable de

les éliminer. Le faible coût du produit fait que les gens acquièrent toujours plus que ce dont

ils ont vraiment besoin. Précisément ce modèle est utilisé pour décrire des vêtements qu’on

voit sur les défilés de mode et influence les dernières tendances de mode. L'approche

actuellement la plus utilisée par plusieurs marques très populaire, car elle implique une

production massive de vêtements vendus à des prix très bas, distribués et réapprovisionnés

rapidement.

Pour continuer, il s’agit de nombreuses grandes chaînes de magasins de vêtements pour

hommes, femmes et enfants, qui se trouvent en particulier dans les centres commerciaux et

sur internet. Le but est d’attirer les acheteurs mais c'est un problème pour d'autres facteurs,

de la vitesse et de la variété des vetements présentés en magasin.

Le coûts sont bas et le commerce rapide mais il y a des problèmes:

- Explotation du travail: dans la plupart des cas ces chaînes attribuent la production a

d’autrs entreprises de pays en développement et ne contrôlent pas leur production

- Impact environnemental: est fondamental parce que les tissus sont choisis en

fonction du coût et pas sur les dommages environnementaux. Il n'y a pas d’attention

sur les techniques de production, ni sur les produits chimiques utilisés pour teindre

ou fabriquer les tissus.

Maintenant, presque tous les magasins ou marques sont appelés “fast fashion” mais surtout

certaines marques  qui exploitent les travailleurs, très peu payés et la qualité n’est pas la meilleure

 puisqueles coûts sont très bas.

Pour terminer, on doit faire attention à la mode et à ce que on veut porter, que ce soit beau

ou non et penser d'abord aux personnes qui y travaillent.


                                                                                                                C. P. 5 C LING 



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