Passa ai contenuti principali

Eternal Sunshine of the Spotless Mind

“Eternal sunshine of the spotless mind” - “Se mi lasci ti cancello” in italiano - è uno dei più grandi successi del famoso attore canadese Jim Carrey. Da poco passato il ventesimo anniversario dell’uscita, rimane comunque un must-watch per l’emozionante storia. 

 

Diretto da Michel Gondry e scritto da Charlie Kaufman, il film offre uno sguardo profondo sulle complessità dell'amore e della memoria. La trama si concentra su Joel Barish (Jim Carrey), e Clementine Kruczynski (Kate Winslet), ex amanti che decidono di cancellare i ricordi l'uno dell'altro attraverso un’innovativa procedura medica. Tuttavia, durante il processo, Joel cambia idea e lotta per conservare i ricordi del loro amore tumultuoso. La vicenda si concentra sulle loro relazioni complesse, sia nei ricordi che nelle realtà presenti, rivelando il dolore e la bellezza dell'amore.

 

Incredibile storia in cui lo spettatore si può facilmente identificare, "Eternal sunshine of the spotless mind" affronta numerosi temi universali, tra cui la natura passeggera dell'amore, la persistenza dei ricordi e il desiderio umano di connessione. Attraverso la sua narrazione intricata, il lungometraggio invita a riflettere sulla nostra stessa relazione con il passato e sull'importanza di accettare le sfide e le gioie dell'amore senza tentare di cancellarle. 

 

Il film si chiude con un finale toccante, la quale suggerisce che l'amore e i ricordi non possono essere facilmente cancellati o dimenticati. Joel e Clementine, nonostante le loro differenze e i loro scontri, si ritrovano inevitabilmente attratti l'uno dall'altro. La conclusione ci lascia con una sensazione di speranza e accettazione, ricordandoci che anche se l'amore può causare dolore, è una parte essenziale dell'esperienza umana.

 

S.D. S.D.

3B Scientifico

Commenti

Post popolari in questo blog

“Dica pur chi mal dir vuole. Noi faremo e voi direte”. Canzone delle Cicale

Immagine tratta dal sito: https://pixabay.com/it/vectors/cricket-insetto-cavalletta-pest-47470/ Le fanciulle:  Donne, siam, come vedete,  giovanette vaghe e liete.  Noi ci andiam dando diletto,  come s’usa il carnasciale:  l’altrui bene hanno in dispetto  gl’invidiosi e le cicale;  poi si sfogon col dir male  le cicale che vedete.  Noi siam pure sventurate!  le cicale in preda ci hanno,  che non canton sol la state,  anzi duron tutto l’anno;  a color che peggio fanno,  sempre dir peggio udirete.   Le cicale:  Quel ch’è la Natura nostra,  donne belle, facciam noi;  ma spesso è la colpa vostra,  quando lo ridite voi;  vuolsi far le cose, e poi ...  saperle tener secrete.  Chi fa presto, può fuggire  il pericol del parlare.  Che vi giova un far morire,  sol per farlo assai stentare?  Se v’offende il cicalare,  fate, mentre che potete.   Le fanciulle:  Or che val nostra bellezza, se si perde per parole?  Viva amore e gentilezza! Muoia invidia e a chi ben duole!  Dica pur chi mal dir vuo

BISOGNA COLTIVARE IL NOSTRO GIARDINO” Candido, Voltaire

Immagine tratta dal sito: https://pixabay.com/it/photos/zen-giardino-meditazione-monaco-2040340/ Questa citazione un po' enigmatica, è tratta dal libro molto celebre di Voltaire e riguarda un tema che ancora oggi suscita in noi tante domande: le stesse alle quali Candido, il protagonista, si era trovato a rispondere... nel romanzo vengono contrapposte le idee di due personaggi che simboleggiano  l' eterno scontro tra bene e male: Pangloss, il primo personaggio, aveva un'idea completamente ottimistica del mondo e delle persone, la quale è raccontata in chiave satirica dallo scrittore, in quanto al personaggio che professa questa dottrina e a tutti gli altri, capitano atroci disavventure e catastrofi naturali. L'asserto è così astratto e utopico, da non poter combaciare con il mondo reale e il male che vi è insediato. Questo concetto è ripreso dal manicheo (pessimista) Martin che, contrariamente a Pangloss, pensa che il mondo sia dominato interamente dal male, sia fisico

“Ho sognato che il cervo illeso chiedeva perdono al cacciatore deluso”

Immagine tratta da: https://pixabay.com/it/photos/cervo-dollaro-mattina-natura-1082318/ Questa citazione è tratta da “libro dei sogni” di Jorge Luis Borges; uno scrittore, poeta e filosofo argentino, ritenuto uno degli autori più importanti e influenti del secolo scorso. Tra le sue innumerevoli opere scrive anche il Libro dei sogno .  Quest’opera è una silloge di 113 racconti, citazioni e storie con protagonista il sogno. Ogni storia è indipendente dall’altra e la sua particolarità è che si possono incontrare tra i più vari autori e frammenti di opere già esistenti. Si passa da Ungaretti ad Alfonso X di Castiglia, da Kafka a Caedmon, da personaggi biblici a quelli completamente inventati andando così a formare una specie di enciclopedia su questo meraviglioso e misterioso mondo dei sogni.  Proprio per questa caratteristica che ha, sembra essere una sorta di antologia mancata senza le contestualizzazioni e  le spiegazioni da parte dell’autore. Tocca, infatti, al lettore dargli un signif