Passa ai contenuti principali

Sport e disabilità visiva: inclusione e nuove prospettive



Cari lettori e lettrici ben tornati!!! Siete pronti a nuove letture della rubrica dedicata alla disabilità visiva! Per iniziare vorrei condividere un aspetto che sta a cuore a molti , ovvero lo sport! Sì! Perché anche chi ha una disabilità visiva può praticare sport!

Bene! Ora mettetevi comodi e iniziamo questo nostro viaggio!

Lo sport è un linguaggio universale che ha il potere di superare barriere e differenze. Per le persone che convivono con una disabilità visiva, praticare attività sportive non significa soltanto mantenersi in forma,ma è un’occasione per sviluppare autonomia, socializzare e crescere a livello personale.

Negli ultimi anni grazie all’impegno di numerose associazioni e federazioni paralimpiche, le opportunità si sono ampliate sempre di più e ad oggi esistono discipline e strumenti pensati per rendere lo sport davvero accessibile a tutti.

Molti sport sono stati adattati per essere praticati da persone cieche e ipovedenti come il goalball, nato appositamente per persone non vedenti. Questo sport si pratica utilizzando palloni sonori e campi tattili. Lo Showdown, molto simile all’Air Hokey, con pallina sonora e sponde laterali. l’ atletica e il ciclismo che vengono praticati con il supporto di guide specializzate che accompagnano l’atleta.

Anche gli sport invernali come lo scii alpino e nordico, possono essere praticati con l’aiuto di istruttori esperti e sistemi di comunicazione vocale. Queste discipline dimostrano che lo sport non è un privilegio per alcuni, ma un diritto che può essere esercitato da tutti.

Naturalmente gli strumenti di supporto sono fondamentali, esistono palloni con campanelli, percorsi tattili, software di allenamento accessibili. La tecnologia digitale è fondamentale perché con nuove applicazioni che consentono di tenere traccia delle proprie prestazioni e ricevere feedback vocali, si garantisce un’ esperienza sportiva più completa,sicura e accessibile.

Lo sport è importante perché contribuisce a sviluppare la fiducia in sé stessi,a migliorare la coordinazione e favorire lo spirito di squadra per creare inclusione abbattendo muri di stereotipi e diffidenze. Avere una disabilità non è un limite alla voglia di mettersi in gioco.

In Italia e nel mondo, molti sono gli eventi e programmi dedicati allo sport inclusivo con le giornate di sensibilizzazione, i progetti scolastici, le varie collaborazioni internazionali, tutte con un obiettivo comune, quello di rendere lo sport uno spazio aperto, accogliente, dove ciascuno possa sentirsi protagonista.

Lo sport per persone con disabilità visiva è parte integrante della società. Ogni disciplina, ogni progetto e ogni storia parla di inclusione, che viene realizzata con azioni concrete, spazi, strumenti e occasioni in cui tutti possano vivere la passione sportiva senza barriere.

Rimanete sintonizzati su questa rubrica perché quest’anno sarà davvero ricca di contenuti nuovi e spero, interessanti!

Ci vediamo prossimamente!

A.C., 4A SCU.

Commenti

Post popolari in questo blog

“Dica pur chi mal dir vuole. Noi faremo e voi direte”. Canzone delle Cicale

Immagine tratta dal sito: https://pixabay.com/it/vectors/cricket-insetto-cavalletta-pest-47470/ Le fanciulle:  Donne, siam, come vedete,  giovanette vaghe e liete.  Noi ci andiam dando diletto,  come s’usa il carnasciale:  l’altrui bene hanno in dispetto  gl’invidiosi e le cicale;  poi si sfogon col dir male  le cicale che vedete.  Noi siam pure sventurate!  le cicale in preda ci hanno,  che non canton sol la state,  anzi duron tutto l’anno;  a color che peggio fanno,  sempre dir peggio udirete.   Le cicale:  Quel ch’è la Natura nostra,  donne belle, facciam noi;  ma spesso è la colpa vostra,  quando lo ridite voi;  vuolsi far le cose, e poi ...  saperle tener secrete.  Chi fa presto, può fuggire  il pericol del parlare.  Che vi giova un far morire,  sol per farlo assai stentare?  Se v’offende il cicalare,  fate, mentre che potete.  ...

BISOGNA COLTIVARE IL NOSTRO GIARDINO” Candido, Voltaire

Immagine tratta dal sito: https://pixabay.com/it/photos/zen-giardino-meditazione-monaco-2040340/ Questa citazione un po' enigmatica, è tratta dal libro molto celebre di Voltaire e riguarda un tema che ancora oggi suscita in noi tante domande: le stesse alle quali Candido, il protagonista, si era trovato a rispondere... nel romanzo vengono contrapposte le idee di due personaggi che simboleggiano  l' eterno scontro tra bene e male: Pangloss, il primo personaggio, aveva un'idea completamente ottimistica del mondo e delle persone, la quale è raccontata in chiave satirica dallo scrittore, in quanto al personaggio che professa questa dottrina e a tutti gli altri, capitano atroci disavventure e catastrofi naturali. L'asserto è così astratto e utopico, da non poter combaciare con il mondo reale e il male che vi è insediato. Questo concetto è ripreso dal manicheo (pessimista) Martin che, contrariamente a Pangloss, pensa che il mondo sia dominato interamente dal male, sia fisico...

"Per essere felici bisognerebbe vivere" ci consiglia Oscar Wilde

  Immagine tratta dal sito: https://pixabay.com/it/photos/dublino-oscar-wilde-scultura-2757921/ “Per essere felici bisognerebbe vivere. Ma vivere è la cosa più rara al mondo. La maggior parte della gente si limita ad esistere e nulla più.” Così dice Oscar Wilde in un passo del breve saggio “ L’anima dell’uomo sotto il socialismo ”, in cui condanna il capitalismo del suo tempo, accusandolo di non dare spazio all’uomo per coltivare i propri talenti e di uccidere l’individualità delle persone. Egli aspira a una società ideale, quella socialista, in cui è bandito il dominio sull’uomo e ciò può avvenire solo con l’abolizione della proprietà privata e con un’organizzazione senza autorità. L’uomo deve gestirsi da solo, in autonomia, per poter trovare la propria libertà. Il socialismo ha valore  perché porta all’individualismo e la più intensa manifestazione di questo è l’arte. La società del suo tempo pensava che l’avere fosse più importante dell’essere e gli dispiaceva che essa...