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L'intelligenza artificiale e il rapporto uomo-robot



Come stiamo vedendo, l’intelligenza artificiale sta modificando irreversibilmente il nostro mondo. Le nostre vite sono sempre più condizionate da algoritmi, auto che si guidano da sole, risposte pronte alle nostre mille domande. È, però, importante chiedersi, che rapporti abbiamo, oppure avremo, con l’intelligenza artificiale?


La filosofia dell’intelligenza artificiale cerca di rispondere a tante domande: ciò che in realtà è una macchina, può “pensare”? Come dovremmo considerare questa tecnologia sempre più simile a noi e sempre più vicina? Sono solo strumenti di cui usufruiamo o c’è di più?


Molti filosofi contemporanei, credono che l’intelligenza artificiale metta a dura prova quella che è l’idea dell’essere umano in sé. Se l’intelligenza artificiale, può rispondere a tutto, può darci consigli sulla vita e utilizzare il nostro linguaggio, allora in cosa siamo unici noi umani?

Ciò che ci rende unici sono forse l’empatia, l’emozione, lo sviluppo di un pensiero, la libertà morale?


Questi interrogativi ci permettono di notare che il rapporto tra umani e robot non è più una questione unicamente tecnica, ma anche etica. La filosofia dell’intelligenza artificiale, ci invita a non vedere l’IA come uno strumento di cui usufruire; ci invita anzi a una riflessione sul nostro futuro, su come può condizionarci e su come potrà cambiare il nostro universo.


G.C., 5C SCU

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