E se ti dicessi che spesso è davvero colpa del telefono?
Oggi, nel 2023, tutti noi siamo costantemente soggetti all’uso della tecnologia. Questo ormai è inevitabile: la tecnologia ci circonda, la usiamo automaticamente, quasi senza rendercene conto, insomma ormai fa parte di noi! Ci siamo mai chiesti, però, che impatto abbia sulla mente umana questo uso spropositato dei nostri dispositivi elettronici?
Si sono occupati di rispondere a questa domanda psicologi e ricercatori come Sherry Turkle, nei suoi libri "Alone Together" e "Reclaiming Conversation"; Nicholas Carr, autore di "The Shallows: What the Internet Is Doing to Our Brains" - un’opera che spiega come la tecnologia stia influenzando la nostra capacità di mantenere prolungata la nostra attenzione; oltre che Larry D. Rosen, il quale si è interessato all'uso della tecnologia da parte dei giovani e agli effetti che hanno smartphones e tablet sugli adolescenti.
Dobbiamo sapere che la tecnologia ha un grande impatto sulle nostre menti: uno dei più evidenti è la diminuzione della soglia dell’attenzione: passando ore ed ore davanti ad uno schermo, con la possibilità incessante di poter fare “scrolling” (ovvero muovere il nostro dito ricaricando continuamente le pagine in quanto ciò che stiamo guardando non è di nostro gradimento) bombardiamo, inconsapevolmente, di stimoli inefficaci il nostro organismo e ciò può risultare molto dannoso.
Inoltre, il continuo bisogno di leggere le notifiche sul nostro smartphone, di rispondere ai messaggi, di leggere le novità ed essere sempre aggiornati su tutto, interrompe ritmicamente la nostra produttività. Tutto ciò diventa causa di stress e ansia, capaci di compromettere il nostro sistema nervoso e il nostro benessere psicofisico.
È rilevante menzionare anche di come la tecnologia influenzi il nostro sonno. Possiamo sicuramente affermare che il Ciclo Circadiano è essenziale per avere uno stile di vita sano, che ci permetta di svolgere le nostre attività quotidiane, come andare al lavoro o a scuola, magiare, studiare, fare attività sportiva, passare del tempo con gli amici, in maniera regolare. Questi aspetti sono soggetti a modifiche dal momento in cui, durante la notte, siamo esposti a dispositivi che emettono la cosiddetta “luce blu”, una radiazione elettromagnetica che interferisce con la nostra produzione di melatonina.
Da un punto di vista irrazionale, la tecnologia può interferire in due modi con la nostra capacità di creare relazioni sociali ed interazioni umane: da un lato negativamente, in quanto molti giovani non sentono neanche il bisogno di fare amicizia di persona, preferendo toccare lo schermo di uno smartphone, per far sì che in un attimo compaiono centinaia di profili virtuali, pronti ad instaurare un rapporto illusorio. D’altro canto, però, la tecnologia ci può aiutare a comunicare con le altre persone: instaurare un rapporto di conoscenza con chi vive dall’altra parte del Mondo, ad esempio.
In conclusione, la tecnologia correlata alla nostra mente può essere sia svantaggiosa che vantaggiosa, dipende dall’uso che noi ne facciamo: dobbiamo imparare a convivere con essa, in quanto diventerà sempre di più un pilastro della nostra quotidianità, ma soprattutto dobbiamo apprendere ad usarla nel modo più corretto e produttivo.
Commenti
Posta un commento