Buonasera, buon pomeriggio o buongiorno cari lettori! Senza troppi indugi, vi presentiamo il primo articolo dell'anno scolastico 2023/24 della rubrica Nerd 2.0. Cominciamo ponendoci una domanda apparentemente scontata: che cos'è un videogioco?
Secondo la definizione di Oxford Languages, è
"un software che simula situazioni di carattere ludico (competizioni
sportive, combattimenti o sfide di vario genere ambientate nei luoghi più
diversi), permettendo a uno o più giocatori di giocare sia tra loro sia contro
il computer".
Siamo sicuri che basti?
Se è vero che è la descrizione più adatta e da
manuale e che è assolutamente corretta, è anche importante sottolineare che
l'esperienza ludica non è l'unico aspetto caratterizzante e rilevante (almeno
nei giochi un po' più complessi), ma perlomeno è quasi sempre presente una “lore”
e cioè la storia che c'è dietro agli avvenimenti di cui siamo i protagonisti e
che tiene insieme un certo filone narrativo.
Anzi, con il passare del tempo, dagli albori
di Ghost 'n Goblins all’emotivamente massacrante Detroit: Become Human, il
passato dei personaggi, la loro emotività, la struttura della loro società e le
loro interazioni con gli altri hanno progressivamente occupato uno spazio
sempre maggiore nell'esperienza di gioco, tanto che esistono dei videogiochi in
cui si riserva più tempo e attenzione per la lettura dei dialoghi piuttosto che
al movimento del giocatore, al punto da rendere quasi impossibile capire cosa
bisogna fare una volta liberi di muoversi ed esplorare il mondo virtuale in
questione se non si è seguita una certa spiegazione o non si è colto un certo
consiglio.
Insomma, sono stati creati dei videogiochi che
più che una competizione sportiva o uno sparatutto fini a sé stessi, sono quasi
paragonabili a un film o a un libro di cui noi siamo responsabili del
proseguimento e in certi casi dell'esito finale. Dopotutto molti sequel o
prequel o inserti di certe saghe, prendono proprio questa forma.
Di tutto questo parleremo nel gioco che abbiamo scelto di trattare in questo articolo: 'Batman: Arkham Knight'. Esempio perfetto di quanto argomentato fino ad ora. Si tratta di un gioco che, nonostante sia stato rilasciato nell'ormai lontano 2015 (quando noi liceali ci trovavamo ancora alle elementari), riesce comunque a tenere testa a giochi del tutto contemporanei dal punto di vista grafico e tematico. Dunque in questo articolo proponiamo e descriviamo l'ultimo capitolo della trilogia di Arkham, nella speranza di attirare l'attenzione di voi lettori verso un gioco probabilmente un po' diverso da quello a cui ormai siamo tutti abituati.
Recensione brutalmente onesta di:
𝔹𝕒𝕥𝕞𝕒𝕟: 𝔸𝕣𝕜𝕙𝕒𝕞 𝕂𝕟𝕚𝕘𝕙𝕥
Il gameplay può variare dal molto semplice
all’estremamente complicato: sono possibili più approcci, essendo il gioco
molto sviluppato sia nel combattimento diretto che nella meccanica stealth. In
aggiunta a tutto ciò ci verrà data l’occasione di usare liberamente la mitica
Batmobile del Cavaliere Oscuro, con cui potremmo viaggiare per la mappa e
trasformarla in un carro armato con armi speciali di vario genere; e se tutto
questo non vi bastasse come sistema di vento, potrete usare il rampino di
Batman e il suo mantello per planare sulla città di Gotham, mentre per
sconfiggere con stile i nemici sono disponibili una larga selezione di gadget,
ad esempio il disturbatore o il gel esplosivo.
In più, ad accompagnare la storia principale, sono presenti ben 13 missioni secondarie: ma sta a voi, cosa sceglierete di completare?
Il sistema di combattimento è molto basilare,
Batman riempirà di pugni i suoi avversari in modo da concatenare attacchi
normali in combo, per esempio il Bat-Artiglio può far perdere l’equilibrio
all’avversario per poi finirlo con una gomitata allo stomaco, oppure il
contrattacco, che serve a bloccare gli attacchi nemici in arrivo.
La mappa di gioco invece è composta da tre isole che si sbloccano man mano che si va avanti con la storia; nonostante il modo forse più efficiente di muoversi sia usare le Batmobile, posso assicurarvi che vi troverete volentieri a volare su Gotham: destreggiarsi fra i palazzi trasmette una sensazione di libertà e divertimento. Basterà semplicemente posizionarsi davanti a un edificio alto, et voilà! Ci si ritrova a muoversi con scioltezza nel cielo, incutendo timore sui criminali nelle strade sottostanti.
Anche il movimento della Batmobile è intuitivo: oltre al classico acceleratore e al freno, è dotata del Postbruciatore - un turbo a ricarica - e di piccoli missili attivabili in quelle missioni nelle quali bisogna inseguire dei veicoli.
Tenendo premuto il pulsante per mirare dalla
Batmobile, si attiva la modalità combattimento, con cui potrete alternare tra
una mitraglietta, un cannone pesante e vari supporti speciali che si caricano
man mano con la distruzione dei veicoli avversari.
BUON DIVERTIMENTO!
Martina Forti
Luca Costantino Zanello
Tutte le immagini sono state tratte dal videogioco Batman: Arkham Knight
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