Taylor Swift, cantante di fama internazionale, ha rilasciato la quarta delle sue “re-recordings”: ha infatti pubblicato “1989 (Taylor’s version)” il 27 ottobre 2023.
Ma perché la cantante deve registrare nuovamente alcuni dei suoi album?
Nell’estate del 2019, dopo il passaggio della cantante dalla casa discografica “Big Machine Records” alla “Republic Records”, la Big Machine viene acquistata dalla “Ithaca Holdings LLC”, guidata da Scooter Braun.
Se prima Braun non era in buoni rapporti con la Swift per colpa della diatriba tra lei e uno dei maggiori clienti del famoso manager, Kanye West, dopo l’acquisizione della Big Machine i rapporti peggiorarono esponenzialmente, perché, secondo la cantante, i master (il master è il primo supporto originale su cui è inciso un contenuto multimediale) e i video che aveva prodotto prima del cambio di casa discografica erano finiti nelle mani di Scooter Braun senza che lei ne sapesse nulla, anche se Scott Borchetta, ex proprietario della Big Machine, nega tuttora che sia andata così.
La situazione peggiora quando Braun pubblica un disco della cantante che contiene registrazioni dal vivo, risalenti al 2008.
Taylor ha dichiarato più volte di aver tentato per anni di ricomprare i diritti dei suoi album, senza però riuscirci, perciò è passata ad un “piano b”: se le registrazioni non erano più di sua proprietà, possedeva comunque il diritto d’autore sulle composizioni. Ha quindi cominciato a ri-registrare gli album pubblicati dal 2006 al 2017 (Taylor Swift, Fearless, Speak Now, Red, 1989, Reputation). Fino al luglio di quest’anno avevamo solo “Fearless (Taylor’s Version)”, “Red (Taylor’s Version)”, e “Speak Now (Taylor’s Version)”, ma ora abbiamo anche “1989 (Taylor’s Version)”.
È come se la traccia d’apertura, “Welcome to New York”, ci desse il benvenuto in un mondo dominato da un’atmosfera pop, che invoglia chiunque ascolti i vari brani ad alzarsi e ballare.
D’altronde, è sufficiente guardare la sesta traccia per capire il genere dell’album, la famosissima hit “Shake it off”, che con il suo bridge, adesso cantato con una voce più matura, ha fatto sognare tutti i fan della cantante. La voce più adulta della cantante ha migliorato anche la quarta traccia “Out of the woods”, che trasmette ancora di più il messaggio della canzone, cioè l’ansia che può essere provocata da una relazione piena di alti e bassi. Ma nulla è perfetto, infatti nell’album troviamo anche una nota dolente, la terza traccia, “Style”, che sui social media è stata duramente criticata perché ritenuta più “spenta” rispetto alla versione precedente.
Tra le nuove tracce (la cantante, nelle nuove registrazioni, aggiunge sempre delle nuove canzoni: questi brani sono stati scritti quando la cantante stava originariamente lavorando agli album, ma alla fine non sono stati rilasciati) troviamo “Slut!”, “Is It Over Now?”, “Say Don’t go”, “Now That We Don’t Talk” e “Suburban Legends”: tutte quante portano una ventata d’aria fresca a questo splendido album, ma sempre in perfetto stile 1989.
Non vi sveliamo altro su questo album, ma ovviamente ve lo consigliamo, soprattutto se siete amanti del pop, e se siete Swifties certificati!
A. Z.
5B SCU
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