Il 24 febbraio, nell’Aula Magna del Liceo Balbo, si è svolto un incontro con il regista Alberto Caviglia, durante il quale sono emerse la sua grande abilità e la sua passione per l’uso di un registro particolare: la satira. Nei suoi film e nei suoi libri Caviglia parla di argomenti molto sensibili e profondi, come l’antisemitismo, il numero sempre più ridotto dei testimoni della Shoah, il negazionismo, portando lo spettatore a riflettere senza essere né impegnativo né drammatico e strappandogli anche molte risate. Tra le sue opere c’è il film “Pecore in erba” uscito nel 2015, che è il suo primo lavoro da regista. Il film è un mockumentary, cioè un falso documentario, ambientato in un’Italia e in una società paradossale.
Il protagonista è Leonardo Zuliani, un eroe nazionale acclamato in tutto il mondo che ha lottato per la libertà di espressione…in particolare per il diritto ad odiare.
Infatti Leonardo è un antisemita che fin da piccolo ha serbato nell’animo un profondo odio verso gli ebrei. Il film analizza la vita di questo personaggio a partire dalla sua giovinezza, durante la quale egli si sente incompreso dalla società e dalla famiglia e ha un grande desiderio di esprimere le proprie emozioni, fino all’età adulta, nella quale si apre al mondo compiendo opere grandiose: la cancellazione dalla Bibbia e dai Vangeli di ogni presenza ebraica, l’invenzione di strumenti che rendono più semplice l’espressione dell’odio come tastiere con messaggi razzisti preimpostati e molto altro.
Caviglia tesse magistralmente una tela di ambiguità che fa immergere lo spettatore in quel mondo paradossale grazie alla scelta del genere del mockumentary e alla presenza di numerosi personaggi famosi italiani che interpretano sé stessi (per esempio Fabio Fazio, Giulia Michelini, Tinto Brass, Giancarlo De Cataldo, Gipi, Linus, Giancarlo Magalli, Elio, Enrico Mentana, Vittorio Sgarbi, Francesco Arca, Kasia Smutniak, Mara Venier).
In conclusione, si tratta di un film che scorre veloce ed è molto divertente, dotato di una comicità arguta e mai banale.
È importante, da ultimo, far notare che Alberto Caviglia è ebreo e che la comunità ebraica ha apprezzato il film.
O. B.
1B Liceo Classico
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