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Il ritorno dei viaggi d'istruzione: Linguistico e Scienze Umane in Emilia Romagna e Marche

Si è conclusa da pochi giorni la tanto attesa gita alla scoperta dell’Emilia-Romagna, delle Marche e dello stato indipendente di San Marino alla quale hanno partecipato diverse classi del Liceo Linguistico e del Liceo delle Scienze Umane. L’esperienza di trascorrere tre giorni lontani da casa è stata ancora più speciale perché la pandemia di Covid-19 ci ha privati di quest’opportunità per diversi anni impedendoci di viaggiare con i compagni di liceo. 
La prima tappa di questo viaggio è stata Bologna. Capoluogo della regione, situata tra l’Appennino Tosco Emiliano e il cuore della Pianura Padana, è una città d’arte, di cultura e di commercio ideale da visitare in ogni periodo dell’anno. Qui, grazie alle guide preparate ed efficienti, abbiamo visitato Piazza Maggiore, dove il fascino delle infrastrutture medioevali si fonde con il gusto della modernità. Un esempio è Palazzo d’Accursio che ospita il  Municipio e la Biblioteca di Salaborsa, costruita sulle rovine romane. 

Abbiamo poi proseguito la visita verso l’Archiginnasio, sede della prima università d’Occidente, dove uomini e donne diventati un simbolo della nostra storia, hanno studiato e conseguito il diploma di laurea, come Laura Bassi, fisica e prima donna laureata in Italia. Ma l’elemento più caratteristico della città sono sicuramente i suoi portici. Costruiti per la prima volta nel 1041 per un’emergenza abitativa dovuta all’incremento demografico provocato da giovani studenti dell’università, oggi sono il simbolo di Bologna e candidati a diventare patrimonio dell’UNESCO. 

La giornata è proseguita con le camminate per le splendide vie della città, la visita alla fontana del Nettuno sull’ omonima piazza, qualche fotografia alla torre degli Asinelli e alla torre Garisenda, nominata in uno dei canti dell’Inferno di Dante Alighieri e, come ultima tappa, la Basilica di San Petronio; lo stile  gotico a tre navate che la caratterizza è arricchito dalla presenza di numerosi dipinti di artisti vissuti tra il Medioevo e il Rinascimento, che fanno di questa opera architettonica un vero gioiello di cultura e di arte del tempo.  


Il giorno seguente il nostro viaggio è proseguito verso Urbino, città fondata in età romana per la sua posizione strategica di difesa. Da piccolo borgo tra la valle del Metauro e la valle del Foglia in poco tempo divenne il centro principale del Rinascimento tanto che, ancora oggi, passeggiando per le sue splendide vie, si respira l’aria quattrocentesca di una città che accolse artisti come Piero della Francesca o Giovanni Santi, padre del celebre pittore Raffaello Sanzio. 

Il capolavoro di arte rinascimentale presente in città è sicuramente il Palazzo Ducale, voluto da Federico da Montefeltro nel 1424 e oggi sede del Museo Archeologico Lapidario e della Galleria Nazionale delle Marche. Al suo interno abbiamo avuto l’opportunità non solo di comprendere come fosse la vita degli abitanti di Urbino al tempo della famiglia dei Montefeltro, ma anche di ammirare splendidi quadri e affreschi che spesso vediamo soltanto sui libri di scuola. 

Terminata la visita di Urbino siamo ripartiti alla volta di Gradara, incantevole borgo medievale a pochi chilometri dalla Riviera Romagnola famoso non solo perché teatro dei principali scontri tra Guelfi e Ghibellini, ma anche e soprattutto, perché fece da sfondo alla romantica e triste storia d’amore tra Paolo Malatesta e Francesca da Polenta.  

“Amor, c’ha nullo amato amar perdona, mi prese del costui piacer si’ forte, che come vedi, ancor non m’abbandona” scrive Dante Alighieri nel quinto canto dell’Inferno, che vede come protagonisti proprio gli innamorati del castello di Gradara che, a causa della passione che li ha travolti, furono privati della vita per mano di Gianciotto, fratello di Paolo e marito di Francesca. Le anime dei due che, sempre citando Dante, "'nsieme vanno, e paion sì al vento esser leggeri” furono d’ispirazione per numerosi artisti e ancora oggi Gradara ricorda la loro storia e l’amore che provavano l’uno per l’altra, così forte da tenerli uniti anche dopo la morte, nel cerchio infernale dei Lussuriosi. 



Per concludere la giornata, una volta tornati a Rimini, dove si trovava il nostro hotel, abbiamo passeggiato sul lungomare e per il suo centro storico, che merita di essere visto durante una gita o una vacanza sulla riviera romagnola. 

Il terzo e, purtroppo, ultimo giorno ci siamo diretti verso il borgo di San Leo, incastonato sul massiccio del Carpegna. La cittadina fu luogo di prigionia per Cagliostro da parte di Papa Pio VI e divenne famosa al pubblico per essere stata rappresentata in una puntata dell’anime Lupin III. La sua particolarità risiede nella semplicità delle costruzioni, come la Pieve di Santa Maria Assunta, di età carolingia ma realizzata in stile romanico. Altro elemento caratteristico è il Duomo, che abbiamo visitato in mattinata, con una forma a croce latina e dedicato a Santo Leone, il protettore del borgo e da cui deriva il nome stesso. 

Proseguendo per una stradina con vista sul paesaggio circostante siamo giunti sino alla Rocca di San Leo, che abbiamo potuto ammirare solo esternamente ma che ci ha comunque lasciati stupiti per la sua immensità. Al suo interno accoglie diverse mostre che variano da collezioni di armi dal 1500 fino ai due conflitti mondiali, a strumenti di tortura, a dipinti rappresentanti la presa di San Leo da parte della famiglia dei Medici fino a quadri di arte contemporanea. 

Dopo aver scattato diverse foto al paesaggio mozzafiato che ci circondava, siamo partiti verso l’ultima tappa del nostro viaggio: lo stato indipendente di San Marino. La sua nascita affonda le radici nel IV secolo dopo cristo quando Marino, un tagliapietre, si rifugiò sul monte Titano per sfuggire alle persecuzioni contro i cristiani. Pian piano lì fondò una piccola congregazione formata da seguaci del suo pensiero e si racconta che, qualche istante prima di morire, Marino pronunciò queste parole: “Vi lascio liberi dall’imperatore e dal Papa”, che divennero l’essenza dell’indipendenza della Repubblica. Oggi San Marino è un apprezzatissimo luogo turistico per la presenza di edifici storici come la Basilica, il Palazzo del Consiglio, le Torri Guaita, Cesta e Montale, il Museo delle armi antiche e moderne e molto altro ancora. 





Nel primo pomeriggio siamo infine ripartiti verso casa, arrivando a Casale qualche ora dopo.
Rivedere le nostre famiglie ha segnato la fine di questa gita alla scoperta dell’Italia; un viaggio attraverso periodi storici differenti che hanno lasciato un segno indelebile nella memoria del nostro Paese per gli avvenimenti politici accaduti, le costruzioni realizzate, le tecniche artistiche ideate e gli autori che hanno narrato racconti e scritto opere indimenticabili. Per noi ragazzi è stato anche un momento meraviglioso di esperienza, crescita e condivisione.

V.F., III D LING.

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