Passa ai contenuti principali

DOVE IL BUIO INCONTRA LA LUCE

         

Dove il Buio Incontra la Luce




Passano i treni,

i tuoi messaggi, quella sera, erano come dei veleni.

Da quando te ne sei andato, il mondo mi è crollato addosso.

La solitudine mi stava divorando fino all'osso.

Nella mia vita si sente la tua mancanza,

sola nella mia stanza, e non avevo qualcuno con cui parlare.

Non sapevo cosa fare o dove andare, ero persa nei miei pensieri.

Nella mia testa c'eri solo tu, e questo mi stava tormentando.

Aspettando che tu tornassi da quella porta da cui eri uscito,

il mio cuore era ormai appassito per la mancanza d'amore.

Poi vidi una luce, un miracolo che io stessa ero,

illuminata dalla sua presenza, che riscaldava l'animo.

Bocca velenosa,

risata contagiosa.

Viso delicato come il cielo,

occhi del gelo.

Voce odiosa ma favolosa,

hai il carattere come una vipera velenosa.

I tuoi occhi neri mi rapivano subito.

Se avessi potuto, sarei stata lì ad osservare all'infinito.

Per me era la descrizione della perfezione,

ogni tuo difetto era un'illusione per i miei occhi.

Tocchi ogni mia ferita come se fosse il tuo destino a scoprirle,

sei stato l'unico a capirle e a riuscire a capire il mio dolore.


Ti cercherei per tutto il mondo.

Griderei il tuo nome per tutta Trino, per te.

Piangerei per te tutta la notte, fino a smettere di respirare.

E non sai quanto è difficile andare avanti con il cuore a pezzi,

e lo so che non mi apprezzi tanto,

come la mia mente con il mio cuore.

Ma vorrei tanto dirti una cosa importante.

In questo mondo ci sono tante persone che si sono approfittate di me,

ma tu sei tra le poche che non l'hanno fatto.

E mi chiedo sempre come possa esistere qualcuno così puro come te,

me lo chiedo ogni giorno, e so che non sono alla tua altezza.

Ma ogni volta che ti guardo, sento che, anche se non sono perfetto,

la tua presenza mi rende migliore, mi insegna ad amare senza paura.


H.L., IIIA COM


Commenti

Post popolari in questo blog

“Dica pur chi mal dir vuole. Noi faremo e voi direte”. Canzone delle Cicale

Immagine tratta dal sito: https://pixabay.com/it/vectors/cricket-insetto-cavalletta-pest-47470/ Le fanciulle:  Donne, siam, come vedete,  giovanette vaghe e liete.  Noi ci andiam dando diletto,  come s’usa il carnasciale:  l’altrui bene hanno in dispetto  gl’invidiosi e le cicale;  poi si sfogon col dir male  le cicale che vedete.  Noi siam pure sventurate!  le cicale in preda ci hanno,  che non canton sol la state,  anzi duron tutto l’anno;  a color che peggio fanno,  sempre dir peggio udirete.   Le cicale:  Quel ch’è la Natura nostra,  donne belle, facciam noi;  ma spesso è la colpa vostra,  quando lo ridite voi;  vuolsi far le cose, e poi ...  saperle tener secrete.  Chi fa presto, può fuggire  il pericol del parlare.  Che vi giova un far morire,  sol per farlo assai stentare?  Se v’offende il cicalare,  fate, mentre che potete.  ...

BISOGNA COLTIVARE IL NOSTRO GIARDINO” Candido, Voltaire

Immagine tratta dal sito: https://pixabay.com/it/photos/zen-giardino-meditazione-monaco-2040340/ Questa citazione un po' enigmatica, è tratta dal libro molto celebre di Voltaire e riguarda un tema che ancora oggi suscita in noi tante domande: le stesse alle quali Candido, il protagonista, si era trovato a rispondere... nel romanzo vengono contrapposte le idee di due personaggi che simboleggiano  l' eterno scontro tra bene e male: Pangloss, il primo personaggio, aveva un'idea completamente ottimistica del mondo e delle persone, la quale è raccontata in chiave satirica dallo scrittore, in quanto al personaggio che professa questa dottrina e a tutti gli altri, capitano atroci disavventure e catastrofi naturali. L'asserto è così astratto e utopico, da non poter combaciare con il mondo reale e il male che vi è insediato. Questo concetto è ripreso dal manicheo (pessimista) Martin che, contrariamente a Pangloss, pensa che il mondo sia dominato interamente dal male, sia fisico...

"Per essere felici bisognerebbe vivere" ci consiglia Oscar Wilde

  Immagine tratta dal sito: https://pixabay.com/it/photos/dublino-oscar-wilde-scultura-2757921/ “Per essere felici bisognerebbe vivere. Ma vivere è la cosa più rara al mondo. La maggior parte della gente si limita ad esistere e nulla più.” Così dice Oscar Wilde in un passo del breve saggio “ L’anima dell’uomo sotto il socialismo ”, in cui condanna il capitalismo del suo tempo, accusandolo di non dare spazio all’uomo per coltivare i propri talenti e di uccidere l’individualità delle persone. Egli aspira a una società ideale, quella socialista, in cui è bandito il dominio sull’uomo e ciò può avvenire solo con l’abolizione della proprietà privata e con un’organizzazione senza autorità. L’uomo deve gestirsi da solo, in autonomia, per poter trovare la propria libertà. Il socialismo ha valore  perché porta all’individualismo e la più intensa manifestazione di questo è l’arte. La società del suo tempo pensava che l’avere fosse più importante dell’essere e gli dispiaceva che essa...