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 Le sfumature del Natale

 Le tradizioni del Natale intorno al mondo, per tutti gli indirizzi

Origini Cristiane:


Il Natale è la festività più importante dell'anno per la cultura occidentale. Quello natalizio rappresenta il momento migliore per apprezzare la compagnia di famiglia e amici. Ma oltre ai simboli che ben conosciamo, come i regali o l'albero, il Natale ha anche un significato religioso: il giorno di Natale si celebra la nascita di Gesù Cristo, colui che sarebbe stato poi identificato da buona parte degli appartenenti alla religione ebraica come il Messia profetizzato dalle Sacre Scritture.

La nascita di Gesù Cristo si celebra il 25 dicembre e  si festeggia la sua nascita in Terra. Tuttavia per le Chiese ortodosse orientali questa festività cade il 6 gennaio, il giorno in cui la Chiesa cristiana occidentale festeggia l’Epifania, la manifestazione di Gesù davanti ai Re Magi.  Nel periodo di Natale, sono presenti altre ricorrenze: tra queste va sicuramente menzionata la festa ebraica dell’Hannukkah, in cui viene ricordata la consacrazione del Secondo Tempio di Gerusalemme. La festa di Hannukkah si protrae per 8 giorni a partire dal venticinquesimo giorno del mese di Kislev che, solitamente, coincide con il mese di dicembre: durante questi giorni di festa gli ebrei sono soliti accendere progressivamente le otto candele della Chanukiah, una per giorno, fino all’arrivo al giorno di Hanukkah.

Oltre a quelle religiose, il Natale ha anche delle origini pagane e laiche. Le più significative sono quelle legate al solstizio d’inverno, il giorno più corto dell’anno che i Celti festeggiavano – erroneamente – il 25 dicembre. Si tratta di una festività molto importante in tutti quei culti in cui l’adorazione del Sole.

I Romani invece, nei giorni appena precedenti al Natale, erano soliti festeggiare i Saturnali, dedicati proprio a Saturno, il dio dell’agricoltura: per augurare un periodo di pace e prosperità, era usanza scambiarsi dei doni.

Ben presto è diventata una ricorrenza per molte culture e religioni, chge ancora oggi portano avanti le tradizioni in modi però differenti:

… per il linguistico:

la fête de Noël, tante ricorrenze.

  Il nome per "Natale" in francese è Noël.

Sull'origine di questo nome si fanno due ipotesi. Un'ipotesi lo fa derivare dal termine nowel, che significa "notizia", "novella"; secondo l'altra ipotesi, il termine avrebbe invece la stessa etimologia dell'italiano Natale o dello spagnolo Navidad e deriverebbe quindi dal latino Dies Natalis Domini.

Nel 1870, durante la guerra franco-prussiana, si assistette a Parigi ad un episodio legato alla tregua natalizia: si racconta che un soldato francese uscì dalla trincea intonando Cantique de Noël e che sia stato emulato da un soldato tedesco, il quale avrebbe intonato a suo volta il canto natalizio Vom Himmel hoch, da komm ich her.

Santa Barbara, è la prima data importante nel periodo dell'Avvento è il 4 dicembre, giorno in cui si festeggia Santa Barbara. In questo giorno è tradizione mettere dei chicchi di grano saraceno o di lenticchie all'interno dell'ovatta oppure all'interno di un piatto riempito da una pietanza: è considerato segno di buon augurio se prima di Natale iniziano ad uscire i primi germogli. 

San Nicola, altra data importante nelle tradizioni popolari, in particolare nella Francia settentrionale e nella Francia orientale, è il giorno di San Nicola: la persona travestita da San Nicola gira per le strade solitamente accompagnato da un carretto e da una botte, dalla quale escono di solito tre ragazzi, in ricordo di una leggenda legata al santo. 

Vigilia di Natale: è tradizione vuole che il giorno di Natale i bambini francesi lascino le loro scarpe alla finestra o vicino al camino, sperando di trovarle piene di doni il giorno seguente.

Nelle Alpi francesi, si usa giungere alla Messa di mezzanotte scendendo per i pendii con gli sci e con delle fiaccole. 

 Il nostro Babbo Natale diventa Père Noël, il tradizionale portatore di doni per i francesi: raffigurato come un uomo alto e magro in abito rosso bordato di pelliccia. Père Noël non gira infatti in slitta, ma in groppa ad un somaro.




Die Weihnachtsfeier, l’origine di molte tradizioni

che significa "notti sacre"

Durante il periodo della riforma protestante, Martin Lutero fu tra coloro che non rifiutarono la celebrazione del Natale, festa osteggiata dai protestanti in quanto introdotta da un Papa.[6] Al contrario, soleva tenere durante il periodo natalizio dei sermoni che illustravano ai fedeli gli eventi relativi alla Natività e fu autore di alcuni canti natalizi.

Arriva da Strasburgo, all'epoca territorio tedesco, e risale al 1605 la prima testimonianza certa sulla tradizione dell'albero di Natale. In un appunto fornito da un cittadino del posto, si legge infatti che "A Natale a Strasburgo si preparano alberi su cui si appendono rose di carta colorate, mele…

Una leggenda attribuisce inoltre l'invenzione dell'albero di Natale a Martin Lutero: si racconta infatti che Lutero, in una sera stellata, avesse avuto l'idea di portare a casa per i suoi bambini un albero illuminato da numerose candele, che simboleggiavano le stelle create da Dio.

Di origine tedesca è anche la tradizione del calendario dell'Avvento (in tedesco: Adventskalender). Questa tradizione iniziò infatti a svilupparsi nelle case tedesche nel corso del XIX secolo, quando si usava segnare con il gesso nel pavimento i giorni che mancavano a Natale.

 Sempre in Germania, uscì nel 1903 il primo calendario dell'Avvento stampato: si tratta del Münchner Weihnachtskalender (Calendario natalizio di Monaco), realizzato da Gerhard Lang. Di origine tedesca è poi anche la tradizione della ghirlanda dell'Avvento in tedesco: Adventskranz). Questa tradizione si deve al pastore luterano Johann Heinrich Wichern.[17] Wichern realizzò la prima ghirlanda dell'Avvento nel 1903 nella Rauhes Haus, una casa che ospitava bambini orfani e bambini abbandonati.

Una tradizione tipicamente tedesca è quella della piramide natalizia (in tedesco: Weihnachtspyramide): si tratta di una sorta di piramide in legno addobbata e illuminata di candele o di luci colorate.




Navidad e usanze culinarie

Le feste si protraggono dal 22 dicembre al 6 gennaio. Tutto inizia appunto il 22 con il sorteggio della Lotteria di Natale (Lotería de Navidad), avvenimento molto importante che contribuisce alla creazione dell'atmosfera natalizia. 

Il 24 dicembre si celebra la vigilia di Natale: Nochebuena (letteralmente "notte buona"). In questa serata gli spagnoli usano riunirsi per celebrare la cena più importante dell'anno. Questa è una cena molto abbondante durante la quale si mangiano prodotti tipici locali e specialità della cucina spagnola. Durante la notte si ascoltano o vengono cantati i villancicos, canti che esprimono stati d'animo felici, ma a volte anche nostalgici e tristi. In Catalogna si usa ricevere i regali il 25 dicembre: a portarli non è Babbo Natale, bensì il cosiddetto Tió de Nadal. 

Dopo tre giorni di pausa le celebrazioni continuano il 28 dicembre il giorno de los Santos Inocentes (letteralmente "i santi innocenti", commemorazione della Strage degli innocenti), durante il quale ci si fanno scherzi e ci si prende in giro a vicenda, si ritaglia con la carta un omino e lo si va a mettere nella schiena della "vittima". Poi al telegiornale diranno in un momento inaspettato una notizia falsa.

Il 31 dicembre, notte di San Silvestro, è detto Nochevieja (letteralmente "notte vecchia"), in quanto ultima notte dell'anno. Questa festa non ha il carattere familiare del Natale, tuttavia esistono tradizioni che vanno rispettate. Ad esempio si usa mangiare las uvas de la suerte (letteralmente "l' uva della fortuna"), cioè 12 acini d'uva uno dopo l'altro allo scoccare degli ultimi secondi che indicano la fine dell'anno; oppure brindare con il vino cava e all'alba mangiare cioccolata calda con i churros prima di andare a letto.


La sera del 5 gennaio viene organizzata una sfilata nella quale si esibiscono los Reyes Magos (i Re Magi), che in tutte le città termina davanti alla sede comunale. Il 6 gennaio solitamente è il giorno dei regali. Infatti se durante l'anno i bambini sono stati buoni ricevono i giocattoli che hanno chiesto nella lettera ai Re Magi, altrimenti nel caso in cui si siano comportati male ricevono carbone. È in questo giorno che si mangia il famoso Roscón de Reyes, uno dei dolci più antichi di queste feste.



圣诞节 (Shèngdàn jié)  e usanze culinarie

Il Natale cinese esiste, ma è una realtà molto diversa rispetto a quella a cui siamo abituati. Proprio come per le tradizioni più occidentali, anche in Cina il Natale si festeggia il 25 dicembre. A differenza del nostro Paese, però, il Natale non è un giorno festivo ufficiale in Cina, quindi la maggior parte delle persone lavora normalmente, come in qualsiasi altro giorno dell'anno. In alcune aree, inoltre, si può osservare un fenomeno chiamato Natale dei Cinesi (tradotto come Shengdan Jie 圣诞节), che rimane comunque più una celebrazione sociale e commerciale che una festività religiosa.


Una tradizione tutta cinese molto bella e significativa è regalare una mela: giocando con l’assonanza della parola mela in cinese苹果 (pingguo), si augura pace e serenità (ping).


 Lo stesso discorso vale per il capodanno: il passaggio dal 31 dicembre al 1 gennaio,   che viene completamente ignorato.

Per i cinesi esiste solo il loro capodanno, quello cinese appunto, che segue il calendario lunare.

Dopo i festeggiamenti natalizi, infatti, si inizia già con i preparativi per il capodanno cinese che, solitamente, cade tra gennaio e febbraio.I festeggiamenti del nuovo anno cinese sono sempre grandiosi e spettacolari – ma anche lunghi: i lavoratori più fortunati possono arrivare a godersi fino a un mese di ferie!








… per il classico:

Καλά Χριστούγεννα! (Kalá Christoúgenna)

Ieri…


La data del giorno di Natale, per gli antichi greci, coincideva con le antiche celebrazioni del solstizio invernale e del “ritorno” del sole, sole che per molti popoli era un dio. Da allora Cristo è il sole, è colui che ha dato la luce al mondo. Nella Grecia Antica viene identificato in Apollo, portatore della luce del sole, raffigurato su un carro volante trainato da cavalli. Guardando con attenzione nel mondo greco antico possiamo notare anche la somiglianza fra la nascita di Cristo e quella di Dioniso, Dio del Vino. I Greci, durante il periodo del solstizio celebravano la nascita di Dioniso, che chiamavano “salvatore” e “bambino divino”. 


Oggi…


Prima che la Grecia adottasse, per influsso straniero, l'albero di Natale, decorazioni tradizionali del periodo natalizio erano delle barche a vela in legno decorate con tondini scintillanti.o dei rametti di basilico avvolti in una croce di legno.

Al giorno d'oggi, la tradizione delle navi decorate rivive come attrazione turistica nelle gigantesche navi che vengono erette al posto degli alberi di Natale in Piazza Aristotele a Tessalonica.                                                                                                                                        

Tra i popolari portatori di doni del periodo natalizio in molte zone della Grecia, vi è San Nicola, che è, tra l'altro, il protettore dei marinai e dei bambini.

Secondo le credenze popolari greche, durante i Dodici Giorni di Natale uscirebbero dalle viscere della terra, dei mostri noti come kallikantzaroi.

Per difendersi dai kallikantzaroi vengono essere adottati vari accorgimenti, tra cui quello di tenere sempre acceso il ceppo di Natale, che oggi corrisponde alla legna nel caminetto o nella stufa.

Piatti tipici del pranzo di Natale sono in genere la galopoula, un tacchino farcito con castagne, uvetta di Corinto e noci o mandorle e il gourou paulo sito, un porcellino arrosto condito con olio d’oliva.




… ma per tutti : 

Natalis dies, una festa antica 

Natale (latino Natalis dies) è il nome con cui nella religione romana si indica il giorno di inizio di un evento importante e la sua ricorrenza: la nascita di un individuo e il suo compleanno, la fondazione di una città e il suo anniversario, la dedica di un luogo sacro e la sua ricorrenza, l'inizio del regno di un sovrano e la ricorrenza della sua ascesa al trono.

Visto che a quell’epoca non era ancora nato gesu il natare

Nel calendario romano si trovano espressioni come Natale di Tito, Natale di Adriano a intendere i compleanni degli imperatori, oppure Natale di Mercurio, Natale di Minerva, a intendere la ricorrenza della dedica del tempio di questa o quella divinità.

Nel giorno natalizio si svolgevano feste private in occasione dei compleanni dei privati cittadini e feste pubbliche in occasione del natale di imperatori e divinità. Anche il Natale di Roma era una solennità pubblica e coincideva con l'antica festa dei Parilia.








Merry Christmas, everyone!



Il Natale a Londra è uno dei momenti più belli dell’anno, 

Le tradizioni natalizie inglesi non sono così lontane da quelle a cui siamo abituati in Italia ma presentano alcune particolarità. 


La Vigilia di Natale in Inghilterra

Il momento più emozionante per i bambini inglesi non può non essere la notte della Vigilia: tornati dalla Messa di Mezzanotte i bambini appendono vicino all’albero o al caminetto le tradizionali calze per Father Christmas e per ringraziarlo dei copiosi regali gli preparano una tazza di latte e un dolcetto, il mince pie. Anche Rudolph viene considerata, così accanto alla tazza viene solitamente lasciata una carota di ringraziamento!


Un’altra tradizione storica, per le case inglesi dotate di camino, è quello di lasciare acceso un ceppo durante la sera della Vigilia, facendolo durare il più a lungo possibile. Questo è un gesto di buon auspicio, unito a quello di conservare un tizzone di questo ceppo per accendere il camino il Natale seguente.


Il pranzo di Natale nel Regno Unito

La mattina di Natale viene sempre dedicata allo scartamento dei regali, lasciati sotto l’albero in un sacco nero. Per pranzo ci si siede tutti a tavola con i parenti: il piatto forte del pranzo di Natale è ovviamente il tacchino ripieno (roast turkey), solitamente accompagnato da una salsa ai mirtilli. Altri piatti tradizionali sono i fagottini della Cornovaglia,. Il dolce tradizionale da gustare a fine pasto è il Christmas pudding.


Concluso il pranzo tutti davanti alla televisione che alle 15 c’è il Discorso della Regina! 

Non poteva mancare neanche il giorno di Natale la famigerata ora del tè inglese. Tutta la famiglia si riunisce nuovamente a tavola, intorno alle sei di pomeriggio, e viene servita una generosa tazza di bollente tea. I dolci che solitamente lo accompagnano sono sempre i mince pies..


Santo Stefano… il Boxing Day

Il 26 dicembre è una festa riconosciuta a livello nazionale nel Regno Unito. Quello che viene nominato Boxing Day, il nome lo evidenzia, era il giorno tradizionalmente dedicato alla consegna dei regali che i “padroni” o i datori di lavoro elargivano a servi e sottoposti. La tradizione oggi è sostanzialmente abbandonata e il Boxing Day è diventato un’ennesima occasione dedicata allo shopping natalizio.





Una canzone

Happy Christmas, John Lennon

La storia di Happy Xmas (war is over)

Nel dicembre 1969, John Lennon e Yoko Ono lanciarono un grande messaggio pacifista a livello internazionale, che consisteva nell’affittare spazi pubblicitari in dodici importanti città del mondo per l’esposizione di poster in bianco e nero con la frase “War Is Over! If You Want It – Happy Christmas from John & Yoko”. Ovviamente, il riferimento era alla guerra nel Vietnam e al coinvolgimento dell’America nel conflitto.

 L’uscita di Happy Xmas (War Is Over) nel 1971 fu il naturale seguito del loro impegno pacifista.

Lennon cercò di trasmettere un messaggio positivo, evitando però il sentimentalismo che da sempre caratterizza le canzoni natalizie. Una bella melodia aiuta a trasmettere più in fretta un messaggio e, soprattutto, a renderlo indelebile.

A proposito di Happy Xmas (War Is Over) e di ciò che voleva comunicare, John disse:

“Ora capisco cosa bisogna fare: trasmettere il tuo messaggio politico con un po’ di zucchero”.

Non tutti sanno che per la composizione della melodia, John & Yoko si ispirarono a un vecchio brano folk tradizionale: Stewball,interpretato negli anni 60’ da vari artisti.

Alla sua uscita negli Stati Uniti nel 1971, Happy Xmas (War Is Over) non riscosse un grande successo, forse a causa della pubblicazione tardiva del singolo e per la mancanza di un’adeguata promozione. Tuttavia, il grande successo planetario è successivo alla morte dell’artista, infatti è negli ultimi decenni che Happy Xmas (War Is Over) è diventata un imprescindibile standard natalizio, raggiungendo alte vette di popolarità, grazie soprattutto alle numerose covers realizzate da grandi artisti internazionali nei rispettivi Christmas.




Un film

Klaus e i segreti del Natale!

Trama

Jesper, figlio di una ricca famiglia esperta nel mercato postale, è un giovane ragazzo presuntuoso e viziato che per il suo comportamento viene  privato delle agiatezze e comodità in cui finora ha sempre vissuto. 

Il giovane viene quindi posto di stanza su un'isola ghiacciata al circolo polare artico, la pittoresca Smeerenburg, con il compito di consegnare almeno 6000 lettere nell'arco di un anno.

Jesper accetta riluttante la proposta del padre, ignaro dell'ardua realtà rappresentata dalla cittadina, si presenta infatti come tetra e inquietante, e per nulla accogliente. 

Gli abitanti del luogo sono divisi in due clan rivali, i Krum e gli Ellingboe, da tempo in lotta tra loro, e per nulla inclini né a scambiarsi parole né tantomeno delle lettere. Capeggiati dai due leader dei clan, i Krum e gli Ellingboe spesso si azzuffano tra loro e si fanno i dispetti a vicenda con qualsiasi pretesto, dimenticando nel tempo cosa sia la serenità.

 I bambini stessi vengono istruiti a odiarsi dalla più tenera età, tanto che la scuola di Smeerenburg è un luogo abbandonato in cui la precaria maestra Alva porta avanti il mercato del pesce nella speranza di risparmiare e guadagnare abbastanza per andarsene via. 

Jesper cerca invano di convincere gli abitanti di Smeerenburg a scambiarsi delle epistole, e nella sua missione si imbatte un giorno in Klaus, un misterioso falegname boscaiolo che vive da solo in una casa piena di giocattoli da lui fabbricati. Spaventato però dall'aspetto possente e intimidatorio dell’uomo, Jesper fugge perdendo un disegno fatto da un bambino della città.

Visto che Klaus crea giocattoli e ha una spiccata sensibilità per i bambini, a Jesper viene in mente un'idea .                                                                                                         

Jesper vuole che i bambini scrivano attraverso le lettere i desideri da far arrivare a Klaus così da raggiungere il numero di lettere prestabilite dal padre.



Abbiamo scelto di parlare proprio di questo film perché  è emozionante e ci racconta una storia partendo da una situazione di odio,  ossia quella presente fra  gli abitanti del paesino di Smeerenburg, ma che lo spirito del Natale trasforma in amore. Se ci crediamo o meno, lo spirito del Natale, ci scalda il cuore, qualunque siano le nostre credenze o usanze, tira fuori il bene da tutti noi.











G.M. IV A Ginnasio

A. D . F. IV A Ginnasio



































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