Chi non ha mai sognato di poter compiere, almeno una volta nella vita, un viaggio alla scoperta del continente africano? Ma non in paesi industrializzati, nei quali tecnologia e modernità fanno da padrone: la “vera” Africa, quella degli animali selvatici, dei deserti, della quiete e della savana. Un safari itinerante per poter conoscere davvero e senza filtri il continente africano.
Prima di intraprendere un viaggio come questo è però importante considerare alcuni fattori: l’elevata distanza tra i luoghi di maggiore apprezzamento da parte dei turisti, separati da distese di praterie, fa sì che si debba trascorrere molte ore in jeep alla ricerca degli animali. Inoltre è importante scegliere i luoghi migliori per alloggiare e successivamente individuare un itinerario perfetto, affidandosi a professionisti.
Il nostro viaggio ci porta in Tanzania, la suggestiva terra dei parchi nazionali e di una natura magica e incontaminata.
La Tanzania è un paese dell'Africa Orientale caratterizzato da una geografia molto variegata: il nord-est è montuoso ed è celebre per i suoi vulcani Meru e Kilimanjaro, il punto più alto di tutto il continente. A ovest invece si sviluppano le vaste regioni della savana, tra cui quella del famoso Parco nazionale del Serengeti, e ancora più a ovest si giunge nella regione dei grandi laghi con il Lago Vittoria e, più a sud, il Tanganica. Qui, durante il safari, è possibile incontrare i “Big Five”, ovvero l’elefante, il leone, il leopardo, il bufalo e il rinoceronte.
Inoltre lungo la costa si trovano diverse isole tropicali, in particolare Zanzibar, notissima meta turistica, e Mafia, con un parco marino che ospita esemplari di squali balena e barriere coralline.
Tra tutti i periodi disponibili, quello tra maggio e settembre è sicuramente il migliore: questi mesi infatti vivono la “stagione secca”, in cui il clima mite e temperato è il più piacevole dell’anno.
Partendo dall'Italia si arriva all'aeroporto Kilimanjaro, vicino alla città di Arusha, dove la guida ci accompagnerà a soggiornare in Hotel per attendere la partenza del nostro safari il giorno successivo.
Il viaggio in jeep inizia ogni mattina dopo la colazione e ci conduce alla prima tappa: il Parco Nazionale del Tarangire, per avvistare la fauna selvatica. Al termine della giornata è necessario avere un posto sicuro per poter riposare, ed è a questo punto che entrano in gioco i lodge, campi tendati immersi nella savana in cui il comfort non è un punto particolarmente a favore, ma la bellezza dell’osservare un cielo stellato e sentire vicini i suoni degli animali compensa qualsiasi tipo di difetto. E’ possibile però anche soggiornare in lodge più confortevoli o addirittura lussuosi, ne troviamo di tutti i tipi lungo il percorso.
Le giornate successive, in base all’itinerario scelto, ci condurranno alla scoperta di svariati parchi e praterie: il parco Manyara, il Serengeti, la Ngorongoro Conservation Area e molti altri anche meno conosciuti. In particolare il parco di Serengeti è l'habitat per eccellenza dei leoni: non è raro infatti ritrovarsene uno coricato su una roccia o immediatamente fuori le tende degli alloggiatori.
Senza dubbio però una delle mete principali e veramente imperdibili per vivere un safari in Tanzania è Grumeti dove, lungo la linea migratoria Game Reserve, in diversi periodi dell’anno è possibile assistere alla migrazione degli animali: le zebre, gli elefanti, i coccodrilli o i leoni.
Ciò che più di tutto lascia a bocca aperta in questi spazi immensi è la sensazione di trovarsi totalmente in solitudine, immersi nello splendore della natura.
La peculiarità di questo safari è anche quella di poterlo svolgere in orario notturno oppure a piedi, in modo tale da ritrovarsi in completo contatto con l’ecosistema circostante.
La visita, ristretta a una fascia limitata di turisti, avviene assieme a esperti del luogo che, grazie alle loro approfondite conoscenze, rendono il tutto molto più interessante e completo.
La maggior parte degli animali non dimostrano aggressività nei confronti degli uomini, ma è sempre meglio attenersi alle raccomandazioni delle guide ed osservarli ad adeguata distanza. Procedendo quietamente e a bassa velocità, per non intimidire gli animali, ci si sente sopraffatti da una sensazione di calma interiore dovuta all’assenza di folla, rumore, inquinamento e caos. Il bisogno di riconnettersi con la natura diventa sempre più forte e la gioia di stare vivendo un momento indimenticabile è enorme.
Al confine con il Kenya è possibile inoltre visitare il Masai Mara, una riserva faunistica protetta situata ad un'altitudine di oltre 1500 metri e il lago Vittoria, il più esteso dell’Africa e anche l’unico in cui è possibile pescare.
Il nostro safari si può concludere sulla costa visitando alcuni dei paradisi marittimi più celebri e lussuosi dell’Africa come l’isola di Zanzibar con la sua natura verdeggiante e il suo mare cristallino.
L’Africa è il mondo dei contrasti: del cielo e della terra, della ricchezza e della povertà, della vita e della morte. Un viaggio in questi luoghi magici dona un’emozione che non si può descrivere e, al ritorno, lascia un senso di malinconia inguaribile che spinge a voler tornare al più presto. Il “mal d’Africa” esiste? Assolutamente sì: risiede in quella sensazione di pace che ci sovrasta e ci attraversa ogni volta che guardiamo l’orizzonte dei suoi paesaggi, una linea che trasmette il senso dell’infinito, vive nel tempo che in Africa scorre diversamente e non corre come quello a cui siamo abituati. Ma non è solo questo: anche la nostalgia del suo cielo e delle sue nuvole, della natura rigogliosa e dei tramonti mozzafiato, della luce e dei colori, degli animali, degli occhi dei bambini e dei loro sorrisi, di un luogo magico capace di trasmettere forza, calma e immensità.
Il “mal d’Africa” ci rimane sulla pelle fino al nostro ritorno per colmare quel desiderio che ci opprime: in nessun posto al mondo, come in Africa, ci si sente a casa senza capire il perchè. Respirando la sua aria e vivendo la sua bellezza ritroviamo noi stessi e il nostro bisogno di felicità.
V.F., 5D LING.
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