In questo romanzo pubblicato nel 1904, Luigi Pirandello delinea l’immagine di un uomo, Mattia Pascal, inetto e inerme davanti al trascorrere della sua vita, una vita insoddisfacente e mediocre poiché vede il proprio lavoro e la propria famiglia come una trappola, una frustrazione. Un giorno decide di cogliere un’opportunità unica: evadere dalla triste monotonia di sempre sfruttando il fraintendimento della sua morte da parte della famiglia. Quindi cambia profondamente identità e aspetto per eliminare le caratteristiche che contraddistinguevano Mattia Pascal. Decide di chiamarsi Adriano Meis e comincia a girare il mondo. Il giovane protagonista insegue e a tratti realizza il suo sogno di libertà, ma sarà questo stesso sogno a renderlo schiavo impedendogli di vivere una vita normale: si era reso conto che senza identità non avrebbe potuto fare niente, come comprare casa o sposare la donna di cui si era ...