CENTO PASSI AL FEMMINILE
Charlotte Brontë scrisse: "Non sono un uccello; e non c’è rete che possa intrappolarmi: sono una creatura umana libera, con una libera volontà."
Pensavi che noi donne vivessimo per te, uomo, e che la nostra intera esistenza fosse solo a te dedicata. Ma noi non siamo nate per te: né per te, né per nessun altro. Non esistiamo nemmeno per noi stesse. Il senso della nostra nascita esiste nel mistero delle nostre iridi, nella curva delle nostre labbra, nella forma delle nostre anche, negli impulsi delle nostre sinapsi, nella cavità del nostro ventre, negli anelli della nostra spina dorsale. La nostra nascita è nel mistero della luce del giorno e nel silenzio oscuro della notte. Non esistiamo per le tue fantasie, non esistiamo per essere ossa, non esistiamo per essere carne, non esistiamo per crescere sotto la tua ombra. Esistiamo per essere al mondo, per muoverci tra le strade, per essere energia e racchiuderci nell'essenza più profonda della parola umano.
Non esistiamo per te: né per te, né per nessun altro. Tuttavia, questo concetto, non è ancora chiaro a molti uomini, come a molte donne: per questo motivo la rubrica “pink thinking" è mutata in “cento passi al femminile”. Perché sono a conoscenza del fatto che moltissime persone non sono ancora in grado di definire il femminismo: non sono in grado di dargli una forma, uno scopo, un’utilità. Gli uomini credono di essere minacciati da questo movimento, di cui non si conosce abbastanza per poter avere certezze e cercano di sopprimerlo e renderlo invisibile, credendo che sia questo lo scopo del femminismo: rendere invisibili gli uomini. Quest’ultimi, sentendosi, quindi, in pericolo, stanno sulla difensiva, agendo per primi con la repressione. In fondo, tutti abbiamo paura di essere privati della nostra libertà. “Cento passi al femminile" vi farà conoscere la violenza che vi circonda e di cui, molte volte, non vi accorgete: credendo atti normali la soppressione della vostra voce, il ripudio delle vostre opinioni, la limitazione delle vostra libertà di scelta. Questa rubrica vi farà scoprire il femminismo, nella sua forma più concreta: senza filtri e senza ombre. Le mie parole avranno come obiettivo entrarvi dentro ed eliminarvi tutti quei pregiudizi, che vi hanno inculcato, ai quali, ora, credete fermamente. Cento passi al femminile: una metafora, ovviamente.
In qualsiasi circostanza io so che, noi donne, dovremo continuare a farci strada da sole fino all'ultimo dei nostri giorni. Mi sono, anche, resa conto, però, di combattere una guerra che promette di essere lunghissima: per cui è meglio combatterla con allegria, per non passare la vita in attesa di un'impossibile vittoria e rischiare di non essere mai felice. Chiedo, quindi, a tutte le donne e, a tutti gli uomini, di unirsi a me, in questa lunga battaglia, per ottenere parità e libertà: concetti che, ora, sembrano astratti, ma che potrebbero diventare realtà.
Sentitevi liberi di essere voi stessi e di esprimervi senza vergogna: io sono priva di pregiudizi. Ho passato la mia vita ad essere giudicata e ho capito quanto male mi abbiano fatto quelle parole taglienti, quegli sguardi pieni di odio, quei gesti spigolosi. Ho capito, anche, quanto conoscere e ascoltare la storia di una vita umana sia fondamentale per eliminare ogni tipo di pregiudizio e poter vivere il mondo con la mente aperta e il cuore in mano.
Se volete condividere le vostre parole con me e con tutti coloro che leggono questa rubrica, vi indicherò la mia mail
Desirée
IV B Ling.
d.vetrano@istitutobalbo.edu.it
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Immagine copyright free tratta dal sito: https://pixabay.com/it/illustrations/donne-femminismo-femminilit%C3%A0-4131620/
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