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"Follemente"

“Follemente” è una commedia romantica del 2025 diretta da Paolo Genovese, noto per successi come “Perfetti sconosciuti”. Il film esplora le dinamiche interne della mente umana durante un primo appuntamento, offrendo una prospettiva originale sulle emozioni e le personalità che influenzano le nostre decisioni sentimentali.

Trama

La storia segue Lara (Pilar Fogliati) e Piero (Edoardo Leo), due single con passati sentimentali complessi, che si incontrano per una cena nel tentativo di conoscersi meglio. Durante la serata, le diverse personalità all’interno delle loro menti—rappresentate da personaggi come Alfa, Trilli, Scheggia e Giulietta per Lara, e il Professore, Romeo, Eros e Valium per Piero—si confrontano, influenzando le loro azioni e reazioni. Questo espediente narrativo permette al pubblico di osservare le contraddizioni e le sfaccettature dei protagonisti mentre cercano di navigare tra emozioni contrastanti e situazioni imbarazzanti.

 

Produzione e Cast

Oltre a Fogliati e Leo, il film vanta un cast corale di attori italiani di primo piano, tra cui Claudia Pandolfi, Marco Giallini, Vittoria Puccini, Maria Chiara Giannetta, Claudio Santamaria, Maurizio Lastrico e Rocco Papaleo. Le riprese si sono svolte a Roma nell’ottobre 2024, con una sceneggiatura scritta da Genovese insieme a Isabella Aguilar, Lucia Calamaro e Flaminia Gressi. L’idea del film, sebbene possa ricordare “Inside Out” della Pixar, è stata concepita da Genovese già nel 1999 durante la realizzazione di uno spot televisivo.

 

Critiche e premi

Qui sotto riportiamo delle critiche al film, o in generale commenti su di esso.

 

“Un atteso, graditissimo ritorno alla commedia di Paolo Genovese che ci regala un racconto corale che possiede tutti i requisiti per piacere al pubblico, grazie anche alla bravura degli interpreti, alcuni di loro sono una garanzia, Marco Giallini e Edoardo Leo, dai tempi di "Perfetti sconosciuti". Lara (Pilar Fogliati), invita a casa sua per una cena Piero, (Edoardo Leo) al loro primo appuntamento, sono due adulti, lui è un ultraquarantenne divorziato con una figlia, lei una trentenne con alle spalle una serie di relazioni sbagliate con uomini sposati, desiderosi entrambi di fare nuove conoscenze e rimettersi in gioco.”

 

“Davvero deludente questa nuova commedia del regista Paolo Genovese che bene si era cimentato in precedenza nelle pellicole "Una famiglia perfetta", "Tutta colpa di Freud" e "Perfetti sconosciuti". Come in questi predetti tre film, anche qui il regista si avvale di un cast corale di attori su cui punta a far ridere ed emozionare ma purtroppo non vi riesce. Ma andiamo con ordine. Partiamo dalla sceneggiatura: come idea di base sicuramente l’ho trovata originale ma basare l'intero film sulla coppia di protagonisti Piero (Edoardo Leo) e Lara (Pilar Fogliati), che si trovano a casa di lei per un primo appuntamento con tanto di cena e seguente performance a letto, e che sono spinti a dire determinate parole e compiere precisi gesti sulla base dei loro rispettivi pensieri rappresentati dagli altri 8 attori, l’ho trovato troppo statico ma soprattutto scontato.”

 

“C'è folla nelle menti di Lara e di Piero, una folla chiassosa che non lascia un attimo di silenzio e di quiete. Le parole si accavallano, si ride, si discute e si tenta un accordo tra le diverse fazioni, razionali ed emotive, passionali e romantiche, senza filtri e senza troppi giri. Un gioco di rimandi che diverte lo spettatore coinvolto e curioso che di certo ha vissuto un primo appuntamento analogo, dove si arrossisce, si sorride, ci si commuove, si tentenna, si prova un approccio diretto e ci si difende.”

 

“Il regista Paolo Genovese dimostra ancora una volta con questa pellicola dal titolo "Follemente" di essere un regista capace di ideare un tipo di commedia innovativa, diversa dai soliti film italiani basati su schemi concettuali ben delineati, ridefinendo con uno stile assolutamente nuovo lo stesso concetto di commedia all'italiana. Ci aveva, ad esempio, già fatto riflettere nel film "Perfetti sconosciuti" dalla tematica volutamente sarcastica, così come nella sua penultima fatica "Il primo giorno della mia vita”, sospesa tra intimismo esistenziale e concezioni idelogiche in grado di spaziare al di sopra della materia. Questa volta il regista punta, in una maniera ancora più decisa e consistente, a proiettare noi spettatori nel tentativo di decifrare il complesso universo della psiche umana, esternando attraverso una trasposizione metaforica e gradevolmente grottesca i pensieri contrastanti, ossia quelli di slancio e quelli inibitori che da sempre caratterizzano la vita di ogni essere umano”

 

Il messaggio dietro ad esso:

Siamo ricchi di paranoie, di decisioni sbagliate, giuste, siamo fatti di istinto, di eccessiva riflessione ed è per questo motivo che l’atto finale del film mostra l’incontro tra le emozioni stesse, ognuna di loro con la paura di calare le proprie difese, arrivando al grande problema dell’essere umano: mostrarsi vulnerabile. Rivelare la propria reale essenza può spaventare, può non valerne la pena, ma in alcuni casi, mette un punto al costante flusso di pensieri che opprime la nostra mente. Gli ultimi momenti della storia sembrano urlare quanto sia importante e terapeutico esprimere ciò che desideri davvero, forse semplicemente che qualcuno resti accanto a te.

A. M. e G. S.

4B Scientifico e 3A Scienze Umane

 

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