MazM è uno studio di sviluppatori indipendente che pone al centro della propria produzione videoludica delle rivisitazioni dei grandi classici della letteratura internazionale. Il debutto nel 2017 con “Jekyll & Hyde: Detective Story” dal romanzo di Stevenson è stato seguito da “The Phantom of the Opera” dall’omonimo di Leroux, “Thy Creature” che si ispira al Frankenstein di Mary Shelley, e infine “Kafka’s Metamorphosis”, che tratta però la vita dell’autore stesso con dei parziali riferimenti al suo celebre racconto. Queste avventure stile punta e clicca possono essere un metodo alternativo per conoscere certe opere letterarie, leggero, soprattutto per i più piccoli: ricordo che giocai a Jekyll & Hyde quando ero ancora alle medie e ne fui talmente rapita da decidere di leggerlo subito dopo. I design particolari e molto caratteristici hanno fatto sì che io persino ora, a distanza di diversi anni, abbia un’immagine mentale chiarissima dei personaggi e delle rispettive personalità e delle ambientazioni; questo mi ha aiutata moltissimo (e non ho paura di ammetterlo) quando ho dovuto affrontare lo stesso argomento a scuola, in letteratura inglese. Sì, perché un altro aspetto fondamentale che li rende degni di nota è che gli adattamenti MazM non sono particolarmente fuorvianti se comparati agli originali: rispettano lo spirito dei romanzi, evocano un’atmosfera coerente con esso ed è palese il tentativo di seguire scena per scena, se non parola per parola, la stessa narrazione, tranne laddove non è possibile per ragioni tecniche. Insomma sono curati attentamente da un team di appassionati che ha a cuore la proprietà intellettuale degli scrittori. Mentre si vestono i panni del protagonista di turno, ci si trova faccia a faccia con un gameplay che si basa sull’interazione con i diversi oggetti e con i personaggi, così da indurre un dialogo, un monologo oppure per la risoluzione di un puzzle, il che fa sì che il giocatore sia davvero immerso nella storia. Se questi non conosce il finale già da prima, come accadde nel mio caso, il coinvolgimento si sente ancora più forte e il gioco diventa in grado di tenere sulle spine nel vero senso della parola. Sentimento che non può far altro che crescere grazie alle illustrazioni e alle colonne sonore evocative ed emozionanti a dire poco. In sintesi: vale la pena dare un’occhiata a questi semplici rpg in particolar modo se si è studenti, senza il timore di imbattersi in delle storpiature modernamente grottesche.
M. F.
5A Scienze Umane
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