THE INHERITAGE GAME
The inheritance games è il primo libro dell’omonima trilogia, seguito da The Hawthorne legacy e The final gambit. I bestsellers sono stati scritti da Jennifer Lynn Barnes, professoressa di psicologia, e hanno coinvolto milioni di giovani lettori.
La protagonista è Avery Kylie Grambs, una povera diciassettenne orfana di madre e con un padre assente. La sua vita viene capovolta quando scopre di aver ereditato decine di miliardi di dollari da Tobias Hawthorne, l’estremamente benestante uomo deceduto recentemente.
Tuttavia, questi soldi non risolvono tutti i suoi problemi: anzi, ne creano di ulteriori. Per poter ereditare la somma Avery è infatti costretta a vivere per un anno a casa Hawthorne insieme ai familiari di Tobias che certamente non sono contenti di aver ricevuto poco niente.
Circondata da una famiglia con tanti segreti che la vede come una minaccia, la ragazza si ritrova a dover risolvere indovinelli e rebus complicati, per i quali il miliardario era conosciuto e aveva una grande passione, al fine di scoprire perché fosse stata scelta proprio lei.
Tra i personaggi più importanti troviamo i 4 nipoti di Hawthorne, ossia Xander, Jameson, Grayson e Nash che piano piano si avvicineranno alla protagonista e diventeranno di grande aiuto per lei, considerandola parte di loro. La narrazione è ricca di misteri, colpi di scena e suspense, che tengono il lettore incollato alle pagine. Inoltre, allo scorrere dei fatti, si aggiunge una storia romantica che vede Avery indecisa tra Grayson e Jameson.
Il finale è completamente inaspettato e contestato, siccome molte persone se fossero state nei panni della protagonista non avrebbero compiuto le stesse azioni. Tuttavia trasmette un messaggio molto bello ed è di grande ispirazione.
Consigliamo questa trilogia a tutti coloro che amano gli indovinelli, gli scacchi e le escape rooms e che cercano un’avventura intrigante e coinvolgente. La lettura è molto scorrevole ed è sicuramente un ottimo rimedio al blocco del lettore. Nonostante sia mirato ad un pubblico adolescenziale, si presta perfettamente anche agli adulti, senza mai risultare noioso o infantile.
E. B. e S. D. IIIB scie
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