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L’arte di vivere” suggerita da Seneca

Seneca concepisce la realizzazione dell’uomo nel “vivere bene”. Un compito che l’uomo è sì in grado di soddisfare, ma solo se mette a tacere le sue emozioni con l’esercizio del logos.
Il nostro comportamento non è più solo una risposta ad uno stimolo, come ci avevano insegnato i comportamentisti, ma è mediato dall'uso della ragione che ci guida come asserirono gli stoici, sostenitori dell’educazione interiore come esame critico di noi stessi e forma di autocontrollo.
Nella società odierna è facile cadere nel tranello delle emozioni: ne preferiamo alcune e ci illudiamo che queste siano solo positive, come ad esempio l’amore.
Pensandoci bene, l’amore può essere struggente, come per Guido Cavalcanti, oppure meraviglioso perché, nell’attimo in cui lo viviamo, siamo al “settimo cielo”. Ma se il raggiungimento della felicità è facile in uno stato di benessere, quando siamo tormentati è inarrivabile. Gli stoici ci ricordano che il bene e il male dipendono da noi e da ciò che ci accade.
Questo concetto ci ha turbato, tanto che il relatore dell’incontro sull’argomento fin qui trattato, Prof. Lodi, ha percepito nei nostri sguardi una sorta di smarrimento e, come colui che deve saziare un affamato, ha proseguito la sua “elocutio”, ignorando lo stupore dell’uditorio. L’uso abile di un linguaggio alla nostra portata, ricco di esempi e di nozioni di filosofia ha suscitato in noi la voglia di approfondire le tematiche oggetto della storia della filosofia antica.
Riprendendo il discorso Bene/Male, è inutile e dannoso, secondo gli Stoici, agire secondo gli istinti e secondo le passioni: oggi sui social imperversa uno hate speech che dimostra la scarsa alfabetizzazione emotiva di chi frequenta la rete. Il Prof. Lodi ha sottolineato che “colui che è dominato dalle passioni è schiavo ed è dipendente da ciò che gli accade nella quotidianità”. Il monito è: bisogna agire in modo saggio cioè ogni evento che ci capita, anche tragico, che non possiamo cambiare, dobbiamo accettarlo e farcene una ragione. L’insegnamento degli Stoici è lineare anche se noi adolescenti facciamo un po' fatica a tenere a bada le passioni che talvolta ci rendono schiavi e spesso ci travolgono. Soltanto il dialogo, l’ascolto e come scrive Valentina Spotti nel suo  #EpicFail. Due anni di disastri “social” delle aziende facebook e Twitter: “la nostra presenza sui social media è una propaggine della nostra identità sociale e il web è uno spazio pubblico, non uno sfogatoio personale”. Non fare online cose che faresti OFFLINE!

II A SCU

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