Il Frankenstein di Guillermo del Toro ha incantato pubblico e critica per la sua potenza visiva e per la sensibilità emotiva che attraversa ogni scena. Tra gli elementi più affascinanti del film spiccano i costumi ideati da Kate Hawley: non semplici abiti, ma estensioni della psicologia dei personaggi, strumenti narrativi che raccontano la loro evoluzione e il loro rapporto con i temi chiave dell’opera. Ogni scelta di colore, tessuto e struttura contribuisce a delineare un percorso interiore che le immagini amplificano con straordinaria precisione. Victor Frankenstein è il primo a manifestare questa costruzione simbolica. I suoi abiti non richiamano la figura tradizionale dello scienziato, ma piuttosto quella di un artista, ispirandosi alla Londra degli anni Sessanta e all’iconicità camaleontica di David Bowie. Il bianco e il nero dominano la sua palette cromatica, interrotti da lampi di rosso vivo che rimandano al sangue, alla violenza latente e alla responsabilità che rifiuta ostina...