“Voglio scusarmi con tutte le donne…”
“Voglio scusarmi con tutte le donne
che ho chiamato belle
prima di chiamarle intelligenti o coraggiose
mi dispiace di avervi fatto sembrare che
qualcosa di semplice con cui sei nata
sia la cosa di cui essere più fiera quando
il tuo spirito ha distrutto montagne
da ora in poi dirò cose come
sei forte, sei straordinaria
non perché non credo che tu sia bella
ma perché sei molto più di bella.” Rupi Kaur.
Questa
poesia di Rupi Kaur fa ragionare su un tema molto interessante: la bellezza delle
donne. La bellezza estetica e la sua importanza sono argomenti controversi,
perché tutte viviamo la bellezza in modo diverso. Per alcune donne la bellezza
è qualcosa che conta molto, mentre per altre conta meno. Alcune donne sono
naturalmente bellissime, mentre altre lo diventano prendendosi cura di sé. Io
credo che la bellezza non sia una cosa molto rilevante. E se decidessimo di
essere felici ora? Proprio per come siamo?
Perdere
peso non risolve i nostri problemi. Cambiare taglia di vestiti non ci rende
realizzate. E passare la vita credendo di non essere abbastanza non ci renderà
mai felici.” Megan Jayne Crabbe. Ma ci sono tante persone per cui sentirsi
belle è importante e in questo non c’è niente di male.
Tuttavia,
come afferma l’autrice, io sono sicura di una cosa: non importa quanto la
bellezza sia più o meno importante per ognuna di noi, in ogni caso tutte noi
abbiamo doti e caratteristiche molto più importanti della bellezza. Per esempio,
la nostra forza, la nostra determinazione, il nostro coraggio, la nostra
intelligenza, la nostra gentilezza.
Ognuna
di noi può decidere quali siano per lei gli aspetti più importanti in base ai
propri valori. Ma la bellezza? No, certamente io credo che non sia l’elemento
più importante e più interessante di una donna. Ma allora perché gran parte dei
complimenti rivolte a donne e a bambine è legata alla bellezza?
Perché
la società afferma che il valore di una donna corrisponda alla sua bellezza?
Se
vogliamo iniziare a cambiare, come dice Rupi Kaur, iniziamo a fare i
complimenti alle altre donne per cause diverse dalla bellezza. Facciamo
complimenti per i loro talenti, per la loro personalità, per la loro
intelligenza, per la loro resilienza, per la loro forza, per la loro capacità
di asciugarsi le lacrime di dolore con un sorriso.
Questa
gente che tanto parla e non dice niente, dovrà pur imparare che più delle
bocche ci vogliono le teste. Abbiamo farfalle da dire, volano dalla gola al
ventre, ma tienile a te strette. Arriverà il tuo momento di lasciarle volare tra
la gente, ma prima insegna a chi ti circonda che un piccolo gesto sorpassa
qualsiasi parola e vince sempre.
Non
elogiate la bellezza altrui, come unica caratteristica fondamentale, imparate a
lasciare baci tra i capelli; imparate a baciare la fronte con le labbra, come a
sfiorare la mente; riconoscete l’arte di arrossire e di abbassare lo sguardo;
abbracciate fino a sfiorare il cuore e a dimenticare di respirare; baciate le
cicatrici altrui, accarezzatele e restatene affascinati, sono le cicatrici a
darci un valore. Spogliate le persone delle loro insicurezze, lasciate che le
lascino scivolare a terra, non aumentate in loro l’inadeguatezza di non essere
abbastanza: abbastanza bella, abbastanza alta, abbastanza magra.
Meno
aria alla bocca e più fatti in silenzio, ci state?
Abbiate
il coraggio di cambiare modo di vedere, non abbiate paura di ribaltare i punti
di vista. Abbiate il coraggio di cambiare prospettiva. Scomodatevi per cercare
la bellezza. Noi donne cerchiamo di trovare il coraggio di posare quel pennello
e tutti quei trucchi. Ogni viso è imperfetto, è umano mostrare quel che siamo.
Ed è un atto di coraggio mostrare quel che siamo, anziché apparire. Siamo più
di ciò che appariamo, non dobbiamo coprire, semmai dobbiamo smascherare.
Lasciamo libera la pelle di espirare l’animo.
Non
conformiamoci, abbracciamo le nostre insicurezze e fragilità. Guardiamo le
altre donne, noi per prime, senza occhi di giudice. Avviciniamoci a loro,
apriamo le braccia, allunghiamole, stringiamo la persona che abbiamo davanti,
strappiamogli il suo senso di inadeguatezza e il suo sentirsi non abbastanza, e
guardandola negli occhi, con voce risoluta e con un sorriso a increspare gli
angoli della bocca, sussurriamole all’orecchio che: la bellezza che vedi in te
non dipende dal riflesso dello specchio del tuo bagno, ma solo da quello che tu
provi per te stessa. L’amore che provi per te stessa è un mero riflesso
dell’amore che c’è dentro di te. Guarda oltre la tua bellezza esteriore e anche
le persone che ti circondano non guarderanno solo la tua apparenza, la tua
superficie.
D. V. IV B linguistico
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