Passa ai contenuti principali

Taller de escritura creativa con el experto Miguel Torija Martì


El viernes 4 de octubre los alumnos de las clases 3B y 3C del Liceo Lingüístico asistieron a un interesantísimo "Taller de escritura creativa" en lengua española, gracias a los fondos europeos Erasmus dentro del proyecto de intercambio con el Instituto Penyagolosa di Castellón. Los estudiantes se dirigieron al Aula Magna del centro Lanza y, durante unas dos horas, escucharon las historias, explicaciones y consejos del experto Miguel Torija Martí,  Ingeniero Agrónomo y profesor de Tecnología que hace unos diez años comenzó a escribir novelas. El profesor Torija Martí comenzó a escribir un poco por casualidad cuando un día, leyendo el suplemento de un periódico, encontró un concurso de microhistorias. Participó en el concurso y ganó. Este fue el motivo por el que se animó a seguir escribiendo.

Hasta la fecha Miguel Torija Martí ha publicado dos novelas (El esperos de un lápiz y La isla de las Culebras) y cuatro recopilatorios de relatos (Fábulas efímeras, Catálogo de excusas para seguir vivo o para estar muerto, Cuando la vida se pone perra, Jo, ara). Ha recibido reconocimiento en numerosos certámenes literarios y sus relatos aparecen en diversas antologías. El profesor Torija Martí hoy, además de ser docente y autor, fomenta la escritura entre los más jóvenes, impartiendo regularmente talleres para estudiantes y profesores en centros educativos de países europeos.

Durante el "taller" hubo dos momentos en los que nosotros los alumnos nos divertimos improvisando como escritores. Primero trabajamos individualmente y luego en pareja. El trabajo en pareja incluía la creación de una breve historia. La parte que más me gustó fue cuando trabajamos individualmente porque el profesor Miguel Torija Martí nos hizo escribir 5 frases, imaginando que estábamos en un lugar donde hubiéramos querido estar en ese momento. Cada una de las frases debía estar relacionada con uno de los cinco sentidos (olfato, gusto, vista, tacto y oído) y debía ser ordenada desde el sentido "menos evidente" al "más evidente". Antes de que nos hagamos este pequeño ejercicio de escritura, el profesor nos explicó que, según él, es muy importante para un autor, tratar de hacer que el lector "use su cerebro" es decir que, al leer sus palabras, pueda sumergirse completamente en la historia y percibir precisamente a través de los cinco sentidos. Según Miguel Torija Martí, de hecho, si el lector logra ser intrigado por la historia narrada, será más probable que continúe leyendo. Para el autor, el uso de los cinco sentidos en la escritura desarrolla la creatividad y aumenta el interés del lector. Creo que hablo también en nombre de mis compañeros diciendo que fue un encuentro muy instructivo el que tuvimos con el profesor Torija Martí.


P.U., 3C LING.




Commenti

Post popolari in questo blog

“Dica pur chi mal dir vuole. Noi faremo e voi direte”. Canzone delle Cicale

Immagine tratta dal sito: https://pixabay.com/it/vectors/cricket-insetto-cavalletta-pest-47470/ Le fanciulle:  Donne, siam, come vedete,  giovanette vaghe e liete.  Noi ci andiam dando diletto,  come s’usa il carnasciale:  l’altrui bene hanno in dispetto  gl’invidiosi e le cicale;  poi si sfogon col dir male  le cicale che vedete.  Noi siam pure sventurate!  le cicale in preda ci hanno,  che non canton sol la state,  anzi duron tutto l’anno;  a color che peggio fanno,  sempre dir peggio udirete.   Le cicale:  Quel ch’è la Natura nostra,  donne belle, facciam noi;  ma spesso è la colpa vostra,  quando lo ridite voi;  vuolsi far le cose, e poi ...  saperle tener secrete.  Chi fa presto, può fuggire  il pericol del parlare.  Che vi giova un far morire,  sol per farlo assai stentare?  Se v’offende il cicalare,  fate, mentre che potete.   Le fanciulle:  Or che val nostra bellezza, se si perde per parole?  Viva amore e gentilezza! Muoia invidia e a chi ben duole!  Dica pur chi mal dir vuo

BISOGNA COLTIVARE IL NOSTRO GIARDINO” Candido, Voltaire

Immagine tratta dal sito: https://pixabay.com/it/photos/zen-giardino-meditazione-monaco-2040340/ Questa citazione un po' enigmatica, è tratta dal libro molto celebre di Voltaire e riguarda un tema che ancora oggi suscita in noi tante domande: le stesse alle quali Candido, il protagonista, si era trovato a rispondere... nel romanzo vengono contrapposte le idee di due personaggi che simboleggiano  l' eterno scontro tra bene e male: Pangloss, il primo personaggio, aveva un'idea completamente ottimistica del mondo e delle persone, la quale è raccontata in chiave satirica dallo scrittore, in quanto al personaggio che professa questa dottrina e a tutti gli altri, capitano atroci disavventure e catastrofi naturali. L'asserto è così astratto e utopico, da non poter combaciare con il mondo reale e il male che vi è insediato. Questo concetto è ripreso dal manicheo (pessimista) Martin che, contrariamente a Pangloss, pensa che il mondo sia dominato interamente dal male, sia fisico

"Per essere felici bisognerebbe vivere" ci consiglia Oscar Wilde

  Immagine tratta dal sito: https://pixabay.com/it/photos/dublino-oscar-wilde-scultura-2757921/ “Per essere felici bisognerebbe vivere. Ma vivere è la cosa più rara al mondo. La maggior parte della gente si limita ad esistere e nulla più.” Così dice Oscar Wilde in un passo del breve saggio “ L’anima dell’uomo sotto il socialismo ”, in cui condanna il capitalismo del suo tempo, accusandolo di non dare spazio all’uomo per coltivare i propri talenti e di uccidere l’individualità delle persone. Egli aspira a una società ideale, quella socialista, in cui è bandito il dominio sull’uomo e ciò può avvenire solo con l’abolizione della proprietà privata e con un’organizzazione senza autorità. L’uomo deve gestirsi da solo, in autonomia, per poter trovare la propria libertà. Il socialismo ha valore  perché porta all’individualismo e la più intensa manifestazione di questo è l’arte. La società del suo tempo pensava che l’avere fosse più importante dell’essere e gli dispiaceva che essa avesse queste