Una gara di ginnastica ritmica è molto complessa, infatti è sempre organizzata nei minimi dettagli. Che si tratti di una gara nazionale o internazionale, il criterio usato rimane uguale.
Il giorno della gara, le ginnaste arrivano al palazzetto circa due ore prima per effettuare il riscaldamento e provare gli esercizi. Questo avviene nella “pedana di prova”, ovvero la metà del palazzetto non visibile al pubblico. Mentre, quando si avvicina il momento di entrare in pedana, la ginnasta si reca con la propria allenatrice all’entrata della “pedana di gara”, posta davanti ai giudici. Solitamente in quegli istanti la pressione che provano le ginnaste è molto alta, quindi è necessario avere un sostegno da parte dell’allenatrice per mantenere la concentrazione. Così lo speaker chiama la ginnasta che deve scendere in pedana e, dal momento in cui parte la musica, la giuria dovrà giudicare l’esercizio seguendo il Codice dei Punteggi. Inoltre, i giudici sono suddivisi in diversi pannelli giuridici: una parte valuterà le difficoltà di corpo, quali salti, giri, equilibri e rischi, un’altra si occuperà delle difficoltà di attrezzo, come lanci, rotolamenti e rimbalzi. Poi c’è la parte esecutiva, che partendo da un massimo di 10.00, toglierà punti per i falli tecnici (es. perdita dell’attrezzo, caduta della ginnasta). Lo stesso farà la parte dell’artistico con i falli artistici (es. mancanza di espressività nell’esercizio). A bordo pedana sono sedute le giudici di linea, che controllano che la ginnasta e/o l’attrezzo non esca fuori dalla linea rossa. Invece la giudice cronometrista tiene il tempo della durata dell’esercizio e controlla che sia compreso tra 1,15 minuti e 1,30 minuti per le individualiste e tra 2,15 minuti e 2,30 minuti per le squadre.
Quando la ginnasta finisce l’esercizio, si dirige verso il kiss&cry, ovvero una zona vicina alla pedana dove si aspetta il punteggio, seduti su dei divanetti. Il punteggio apparirà sullo schermo davanti alla ginnasta, che potrà leggere accanto al totale (TOT) anche i “parziali” delle difficoltà (D), dell’artistico (A), dell’esecuzione (E) e delle penalità (P). Nella ginnastica ritmica non c’è un massimo punteggio da raggiungere, in quanto il valore delle difficoltà non ha limiti. Ad ogni modo, si può ritenere un buon punteggio nelle gare internazionali da 31.000 in su. I casi di pareggio non sono molto comuni, ma nell’eventualità che ciò si verifichi si prenderà in considerazione il valore dell’esecuzione.
Quando l’allenatrice e la ginnasta non sono d’accordo con il punteggio ricevuto possono fare ricorso pagando una somma di denaro. Tuttavia la richiesta di ricorso può essere rifiutata dai giudici. Qualora sia invece accettata, il valore del punteggio potrà cambiare e verrà restituito il denaro pagato.
Al termine della gara viene stilata la classifica. Le ginnaste che occuperanno le prime tre posizioni parteciperanno alla cerimonia di premiazione.
S. M.
4C Linguistico
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